Crema, 04 ottobre 2020


La suggestiva dimora storica Villa Benvenuti a Ombriano di Crema ha ospitato le celebrazioni dell'anniversario di fondazione della Città di Crema, di cui quest'anno ricorre il 1450esimo anno (570 dc - 2020). Complice il bel tempo, l'evento ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e particolarmente interessato.

La conferenza è stata introdotta dal presidente dell'Araldo, Mario Cassi, il quale, dopo un breve intervento, ha ceduto la parola al padrone di casa, Dott Ferrante Benvenuti, Presidente onorario dell'Araldo e figlio di un ragazzo del 99. Il padre Lodovico Benvenuti fu europarlamentare, giurista, nonché giornalista.

Ferrante Benvenuti si è detto onorato e orgoglioso di dare vita ai festeggiamenti della città di Crema nell'ambito di una dimora ove è stata scritta parte della storia della città e nella quale sono tuttora conservati i preziosi manoscritti della stessa, autori Pietro da Terno ed il proprio bisnonno Francesco Sforza Benvenuti. L'assessore comunale alla cultura, Prof.ssa Emanuela Nichetti, intervenuta alla celebrazione, ha portato i saluti ai presenti dell'Amministrazione e della giunta comunale; ha altresì ringraziato i membri ed i collaboratori dell'Araldo, nonché il pubblico presente.

Mario Cassi ha quindi proceduto alla presentazione dei Relatori intervenuti all'evento: Geom. Tino Moruzzi di Crema e Prof. Marco Pellegrini, docente universitario a Bergamo, esperto della storia della Lombardia e della Padania italiana. Moruzzi è intervenuto parlando de Il Castrum Crema (leggende ed ipotesi storiche) ed ha evidenziato, tramite fotografie e slides, l'aspetto meramente urbanistico ed artistico della città all'epoca, citando tra l'altro la figura di Pietro da Terno: personaggio dalla cultura umanistica, conoscitore della lingua latina e greca, che contribuì alla storiografia di Crema.

Mario Cassi, ha mostrato al pubblico la cartoline commemorativa della Città di Crema, raffiguranti l'assetto urbanistico, architettonico ed artistico, e le immagini dei personaggi storici elaborate grazie ai contributi dello storico dell'arte Gianmaria Carioni e di Luigi Dossena, appassionato di tematiche inerenti la storia locale. Ha altresì mostrato al pubblico il bozzetto della Medaglia in bronzo commemorativa della fondazione di Crema, coniata in soli 50 esemplari numerati.

Marco Pellegrini, con competenza storica e chiarezza espositiva, ha illustrato al pubblico le fasi salienti e cruciali del periodo medievale e rinascimentale relative alla fondazione della Città di Crema, avente come oggetto "La storia della Lombardia: le origini di Crema tra storia e leggenda". Il Prof. Pellegrini ha spiegato che Crema è diventata una città nel periodo rinascimentale, dotandosi, in tale periodo, di una propria cultura, di una propria arte e di un proprio assetto urbanistico. In secondo luogo ha menzionato la "leggenda dell'anno mille". Una fase della storia medievale in cui tutto sembrava dovesse finire. Invece iniziò la ricostruzione e la ripresa in tempi celeri anche della Città di Crema. Con l'Insula Fulcheria nasce la città, ma essa non assume immediatamente le connotazioni e le caratteristiche di una città a pieno titolo. Costituiva, infatti, requisito fondamentale per essere definita tale, la presenza di un Vescovo che però a Crema ancora non era stato nominato. Solo nell'anno 1580, grazie all'intervento diplomatico di Venezia, venne nominato un Vescovo e finalmente Crema acquisì, a tutti gli effetti, lo "status" di Città.

Pietro da Terno, segretario del Generale Gianmarco Trivulzio (nativo di Crema), fu uno degli esponenti bergamaschi che contribuirono alla grandezza della città di Crema, come parimenti, Ludovico il Moro, contribuì a rendere importante la città di Milano. Della Crema medievale non esiste memoria storica: innanzi all'invasione dei Longobardi le popolazioni ivi stanziate si rifugiarono sull'isola Fulcheria, dando origine alla città, e, nel corso dei secoli, Crema acquisì le credenziali per essere definita nobile, al pari degli altri agglomerati urbani.

Al termine dei rispettivi interventi, i relatori sono stati calorosamente applauditi dal pubblico presente che ha mostrato particolare interesse nei confronti delle tematiche storiche affrontate durante la celebrazione.


Nelle foto, la riunione