Crema, 25 aprile 2024

(Boris Parmigiani) Sabato scorso in sala Cremonesi del Centro culturale S. Agostino c'è stata la conferenza storica su Agostiniani di Crema tra filologia e storia 1439-180organizzata dal Touring Club di Crema e dall'Araldo. Anna Maria Messaggi e Mario Cassi, rispettivamente nelle vesti di console del Touring Club locale e presidente dell’Araldo, hanno presentato la conferenza.

Il relatore era Claudio Marinoni, presidente dell’associazione Leonardo Da Vinci di Soncino, nonché studioso, ricercatore e docente di lettere. Ilaria Chiodo, consigliere comunale, ha sottolineato come la Città di Crema debba molto agli Agostiniani poiché i medesimi hanno lasciato in eredità un patrimonio artistico-storico-letterario inestimabile.

Claudio Marinoni ha parlato della storia del convento di Sant’Agostino di Crema, dalla fondazione, avvenuta il 4 aprile 1439 sino alla soppressione, nel 1803, attraverso le vicende dei principali priori che lo hanno retto nel corso dei secoli. A tal proposito sono state menzionate le figure dei padri Agostino Cazzulli e Donato Calvi, sottolineandone il percorso di studi umanistici-teologici, il percorso di vita e le cariche ricoperte: Padre Agostino Cazzulli fu Priore a Crema, Cremona e Milano; Padre Donato Calvi fu Priore a Bergamo nel 1648; successivamente conseguì il Dottorato a Padova e venne nominato, nel 1661, vicario Generale della Congregazione Agostiniana. 

Il relatore ha altresì posto all’attenzione del pubblico la notevole dotazione libraria dell’ordine Agostiniano, documentata dal codice Vaticano Latino con il numero 11.285, conservato nella biblioteca Apostolica Vaticana.

Al termine della conferenza Mario Cassi ha chiesto al relatore in merito alla demolizione della chiesa di Sant’Agostino, abbattuta nel 1830; dopo la soppressione, il convento divenne ospedale degli infermi, nel 1889, passò a caserma S. Agostino; nel 1905 e fino alla fine del 1945 venne cambiata la denominazione in caserma Renzo da Ceri (condottiero al soldo veneto che sbaragliò le truppe sforzesche durante l’ultimo assedio alla città di Crema, in data 26 agosto 1514).

Alla fine degli anni cinquanta, l’edificio, di proprietà del demanio, fu acquistato dal comune grazie all' interessamento della contessa Ginevra Terni De Gregory, e, nel 1960, divenne museo civico e biblioteca comunale.