Vailate, 23 marzo 2023

(Gianluca Maestri) “Dell’inclusione sociale non si discute, la si applica”. È quanto sostiene Katia Barbati, del gruppo civico Con Vailate, in riferimento all’accessibilità all’ex asilo Zambelli-Ferri, futura, nuova sede del comune. 

“Quando alla presentazione del progetto – spiega l’ex consigliera comunale di maggioranza con delega alla disabilità e agli anziani, poi fuoriuscita dal gruppo di maggioranza - è stato chiesto di collocare, tramite apposita rampa, l’ingresso degli utenti diversamente abili nello stesso punto di accesso riservato agli utenti normodotati (da via Gorini) riducendone la valenza estetica ma aumentando quella etico-sociale, la proposta è stata scartata. Così, la scelta di distinguere i due ingressi (uno da via Gorini l’altro, per i diversamente abili, da piazza Della Chiesa) ha accentuato la diversità di coloro che già sono penalizzati. Avevo sottolineato più volte all’assessore ai servizi sociali – prosegue la Barbati - questa grave decisione senza avere alcuna risposta e ripensamento ed è questo il motivo della mia esternazione, pensando soprattutto al disagio che ciascun disabile dovrà superare e sopportare nell’accedere al nuovo comune da piazza Della Chiesa anziché dall’entrata principale sempre che il diritto di accesso da tale piazza sia ancora valido, visto che è variata la destinazione d’uso che a quanto scritto a pagina 452 della storia di Vailate, vincolava lo stesso a esclusivo uso d’ingresso all’asilo infantile. Inoltre, non essendo l’ingresso di piazza Della Chiesa presidiato vi si potrà accedere solo su richiesta a mezzo citofono, posizionato a un’altezza fuori norma e difficilmente raggiungibile da un disabile in carrozzina. Non essendoci una portineria, la possibilità di accesso potrebbe essere relegata alla buona volontà di qualche funzionario”.

Al riguardo l’ex vicesindaco Pierangelo Cofferati replica alla Barbati: “Una posizione comprensibile e che potrebbe trovare in futuro la soluzione idonea nel rispetto delle indicazioni fornite dalla sovrintendenza. Faccio presente che il progetto venne approvato nel 2018 e presentato al pubblico il 7 aprile 2019, quindi ben prima che la Barbati venisse eletta. Nulla vieta che si possa predisporre una rampa ottenendo gli appositi permessi, cosa che avrebbe il mio pieno consenso. Il vero peccato è vedere che oggi il tema dell’inclusione viene piegato strumentalmente ai soli fini elettorali. Probabilmente se fosse rimasta in maggioranza, attraverso la sua presidenza della commissione politiche sociali, che si è scordata di convocare, avrebbe potuto lottare giustamente per questo obiettivo ma ha scelto, mal consigliata, la via della sfiducia al sindaco”.


Nella foto, l'asilo, Katia Barbieri e Pierangelo Cofferati