Crema News - Botte sugli spalti, parla la società

Crema, 02 giugno 2023

Botte sugli spalti, arriva il comunicato della società che ha organizzato il torneo di calcio. Lo fa insieme con le altre due società le cui squadre, di bambini di 10 anni, stavano disputando una partita di pallone. La Pianenghese, insieme con Ripaltese e Soresinese, stigmatizza quel che è successo, dicendosi dispiaciuta e allibita e cercando di chiudere la questione. Ma non sarà così, perché il duello rusticano che è avvenuto sugli spalti tra una mamma straniera di 39 anni e una nonna italiana di 71 anni, dove sono volati insulti razzisti e botte, è destinato a non finire lì. Infatti nella settimana entrante la mamma straniera presenterà una denuncia. Ha fatto sapere di aver subito lesioni che, secondo la sua medico curante dovrebbero guarire in 15 giorni (mentre il referto del pronto soccorso non parla di danni apprezzabili).

Ecco il comunicato della società, emesso dall'avvocata. Ilaria Groppelli.

"Le società sportive Unione Sportiva Pianenghese, A.C. Ripaltese ASD e U.S. Soresinese Calcio ASD sono sgomente e dispiaciute per i fatti accaduti domenica 21 maggio durante il torneo organizzato dalla USD Pianenghese, entrambe si dissociano come società sportive dai gesti inqualificabili avvenuti. 

Nessun episodio né presunti errori arbitrali possono giustificare o legittimare azioni o situazioni simili a quelle verificatesi domenica 21 maggio che non appartengono in alcun modo alla cultura e allo spirito calcistico delle nostre società.

Si auspicava di poter riportare in campo i piccoli calciatori per una partita all'insegna della fratellanza e del reciproco rispetto ma purtroppo ciò non è stato possibile.

E' d'auspicio che quanto successo, mai verificatosi in tanti anni di gioco, mai si verificherà di nuovo ed occorre ancora una volta ricordare che il gioco è divertimento, partecipazione ed educazione. Nel reciproco rispetto.

Unione Sportiva Pianenghese, A.C. Ripaltese ASD e U.S. Soresinese Calcio ADS sono società amiche che portano avanti l'attività sportiva credendo nei valori educativi dello sport e chiedono scusa a tutti, in primis ai bambini del 2013 che si trovavano in campo, per l'accaduto".