Crema News - Controlli all'ex Cava Alberti

Crema, 20 maggio 2022

Cava Alberti, l'affare procede. Sono in corso analisi ordinate dalla procura. Si tratta di analizzare l'acqua dei due laghetti che, secondo quanto scritto nell'esposto avanzato da Ettore Aschedamini, profondo conoscitore della zona, sarebbe altamente inquinata da rifiuti proveniente da un'azienda chimica e una alimentare. E i prelievi dovrebbe continuare, da parte dell'Arpa, nei primi giorni della prossima settimana, sempre che il cronoprogramma non cambi. Quindi, la querelle procede. Se da una parte il presidente del parco Serio, che ha acquistato per 100mila euro circa 40 ettari di terreno ex Cava Alberti comprendenti di due laghetti e gran parte del terreno circostante, si dice tranquillo perché non c'è alcun inquinamento e quello che potrebbe esserci sarebbe al di fuori della zona acquistata, dall'altra Aschedamini insiste e invita i responsabili del parco a... tuffarsi nelle acque dei laghetti. La questione comunque sta scuotendo gli ambienti politici locali. Da più parti arrivano messaggi a favore dell'uno o dell'altro partito, anche se più o meno tutti vedono con favore l'esecuzione delle analisi che daranno risposte certe. Come certo è che sotto una parte della zona ci siano gli scarichi della città di Crema, quando la discarica di Brescia aveva smesso di ricevere i nostri rifiuti. Ora, questa zona, che dovrebbe essere limitrofa al fiume Serio, è stata coperta da terra e piantumata. Se ci fossero rifiuti inquinanti, difficilmente gli alberi potrebbero proliferare. Tuttavia, anche in questo caso le analisi sgombererebbero i dubbi.

Infine, c'è un'ultima domanda alla quale si attende una risposta. Come mai il parco ha offerto 220mila euro per l'intera zona, perdendo l'asta e poi con 'solo' 100mila euro è riuscita ad acquistarne una gran parte, circa il 90%?


Nella foto, il territorio della ex Cava Alberti