Crema, 19 maggio 2023

(Luigi Dossena e Pier Giorgio Ruggeri) La città di Crema venne fondata da Enrico II nell'aprile del 1066, in concomitanza del passaggio della cometa di Halley, la stessa cometa che annuncia la nascita di Gesù. Lo si desume da una serie di documenti nei quali si indica in Enrico II come fondatore della città e ne si ripercorrono le cause.

Da qualche tempo i conti gisalbertini abitavano nel cremasco. In particolare Enrico II si era stabilito con la moglie Belisia da Soresina a Cremosano. Nel1066 in Laterano il papa Alessandro II conferma al vescovo di Cremona Ubaldo tutti i diritti di passaggio concessi dall'imperatore Enrico IV lungo il Serio fino all'Adda e poi al Po. Questo basta a Enrico II perché rompa gli indugi e fondi una città sulle rive del Serio che sia in grado di fare da porto per le merci che proprio dal nostro fiume arrivavano dalla bergamasca per andare nel Po. Enrico II va in contrasto con il cugino Gisalberto IV che invece avrebbe voluto rafforzare la posizione di Ombriano, specie dopo la perdita di importanza di Palazzo Pignano, dove i coniugi, che non avevano figli viventi, avevano deciso di vendere tutti i loro possedimenti. Gisalberto IV va a Clunj per donare tre monasteri che insistono ne cremasco, mentre il cugino Enrico II di rivolge a Monte Cassino per donare il monastero dii S. Benedetto. In questa diatriba la spunta Enrico II che ottiene dal papa per suo figlio Rogerio la diocesi di Volterra e in seguito, addirittura la porpora di arcivescovo a Pisa.

La scelta di Enrico II cade su un'altra cresta che emerge dal Moso, quella che è situata verso il fiume Serio, come dalla cresta di Cremosano lui stesso arriva.

La data presunta viene accomunata all'apparizione della cometa di Halley, che fiammeggia nei nostri cieli dal 5 al 24 aprile.

Per quanto riguarda i documenti, ce n'è uno del 1064 dove si fa cenno a un posto chiamato Crene, mentre il primo scritto dove si vede il nome di Crema è datato 1074. E' un documento redatto a Offanengo dove appare come primo firmatario Enrico II e dove per la prima volta c'è il nome della città di Crema.

In un documento del 1181 viene certificato che la fondazione di Crema è da attribuire a Enrico II. SI tratta di una diatriba tra il vescovo di Cremona Offredo de' Offredi e il monastero di S. Benedetto in Crema circa i diritti sulla chiesa di S. Pietro di Vailate. Nel documento l'arbitro della questione, il vescovo di Lodi Alberico, cita Enrico II come fondatore di Crema e avvocato del monastero di S. Benedetto di Crema.

Nonostante che Enrico II fosse il fondatore della nostra città, il primo conte di Crema è stato suo padre, Enrico I, che conservò la carica fino al 1083, anno della sua morte e data nella quale gli successe il figlio Enrico II.



Nei disegni di Luigi Dossena

L'area dove viene fondata Crema (1066)

1181, documento dove si attribuisce la fondazione di Crema Enrico II

1074, carta che attesta quali sono i possedimenti di Enrico II e di sua moglie Belisia

Enrico I, conte di Crema

Enrico II fondatore di Crema

1074, primo documento dove appare il nome di Crema

Albero genealogico dei conti Gisalbertini

Belisia, moglie di Enrico II

La cometa di Halley nel 1066