Crema News - Sorpresa, i cremaschi mangiano sano

Crema, 24 giugno 2022

Cremaschi sempre più attenti alla propria salute, e non solo dal punto di vista sportivo ma anche dell’alimentazione. Il 68% fa sport abitualmente o saltuariamente e il 92% prova a seguire una dieta abbastanza sana e equilibrata. E questo si vede anche dalle abitudini di acquisto durante la spesa, dato che la maggior parte dei cremaschi e cremonesi (61%) tra i primi elementi di scelta di un prodotto guarda l’etichetta e i relativi ingredienti dei prodotti. Non solo. Guardare l’etichetta, prima dell’acquisto, è diventata una vera e propria abitudine per l’88% dei consumatori. Segno tangibile di un cambiamento culturale e di uno stile di vita più sano che sta coinvolgendo tutte le fasce d’età, dove il contenuto supera il valore del marchio e le attività di promozione e di scontistica.

Ma quanto sono preparati i cremaschi sulle etichette? Quali sono le voci più apprezzate e quelle più temute? Cosa spinge i consumatori ad acquistare un prodotto o a eliminarlo dal carrello della spesa?

Tutto questo lo svela una ricerca di Banco Fresco la catena food retail specializzata nei freschi e freschissimi.

Controllare l’etichetta significa avere a cuore la propria salute, che si sa passa anche dalla freschezza dei cibi che si mettono nel carrello. Il primo motivo che spinge i cremaschi e i cremonesi a guardare le etichette è infatti il controllo della scadenza degli alimenti (78%), seguito dall’interesse per la provenienza geografica (54%) e dalla verifica dell’assenza di sostanze dannose per la salute (49%). Tanta, dunque, anche l’attenzione al Made in Italy e all’indicazione geografica dei cibi che per l’80% costituisce un elemento determinante al momento dell’acquisto.

Una tendenza che si riflette anche nelle abitudini di acquisto. Le etichette che convincono maggiormente sono quelle che contengono le diciture senza antibiotici (51%), senza conservanti (49%) seguite da senza polifosfati (33%) e senza olio di palma (25%). La salute, dunque, viene prima della dieta. Un dato che rivela anche quanto sia cresciuta la consapevolezza delle persone sui rischi per la salute derivanti dalla presenza di determinate sostanze negli alimenti. In assoluto, molti consumatori (45%) individuano negli additivi le sostanze ritenute più dannose, più dei grassi in generale (18%), dei fritti (14%) e del sale (12%). 

Infine, il consumatore cremasco è anche attento a evitare gli sprechi. La ricerca di Banco Fresco rivela che, giunte alla data di scadenza dei prodotti, le persone, prima di buttarli via, nel 68% dei casi controllano che le proprietà organolettiche di essi non siano variate e quindi, se possibile, preferiscono comunque consumare l’alimento. D’altronde a Crema sono già abituati a controllare da soli la bontà dei prodotti: nel 95% dei casi quando si tratta di frutta e verdura la preferenza ricade proprio sullo sfuso.