Crema, 26 maggio 2023

Nell’ambito della rassegna I sabati del museo, la sala Cremonesi del Museo civico di Crema e del cremasco, sabato 20 maggio 2023, ha accolto una conferenza dal titolo Oltre, ossia il secondo supplemento della cartografia cremasca stampata, dove la prima edizione risale al giugno 2014. Questo supplemento contribuisce ad arricchire le immagini della città di Crema.

Un’iniziativa, un evento promosso dall’Araldo in collaborazione con l’Ordine Cremasco di Tarantasio del Lago Gerundo e l’Istituto Storico del Risorgimento italiano, sezione di Crema.

Il presidente dell’Araldo Mario Cassi ha colto l’occasione per esprimere un caloroso ringraziamento alla ditta AB Holding di Orzinuovi per aver reso possibile la pubblicazione del supplemento, ha annunciiaro con dispiacere l'assenza del relatore Giulio Foglia per motivi di lavoro e ha infine portato, da ultimo, i saluti del Presidente Onorario Dott Ferrante Benvenuti.

La conferenza, in via preliminare, ha avuto luogo con la messa in onda di un filmato curato dallo studio fotografico Massimo Marinoni e allo stesso tempo con musiche selezionate da Simona Comandulli.

Mario Cassi, nelle vesti di relatore, ha illustrato le parti integranti inerenti la cartografia della città di Crema.

Partendo dal maggio del 1570 con la pubblicazione del primo atlante moderno a opera di Abraham Ortelius. Nel 1725 con Chatelain Henri Abraham si comincia a riportare lo stemma di Crema. Nella parte dedicata alle ricchezze, si pone in essere la capacità della città di Crema di produrre un notevole quantitativo di beni per 160mila ducati che, in rapporto alle piccole dimensioni del suo territorio, costituivano una considerevole capacità economica.

Nell'opera di Bodenehr Gabriel Il Vecchio (1664-1758) a Crema è dedicata un’apposita pagina con la pianta della città e sue fortificazioni.

Segue la corografia della Provincia di Lodi e Crema nel periodo del Regno Lombardo Veneto (1853). Quindi la topografia dei territori interposti fra l’Adda e l’Oglio nella Provincia di Cremona (1869).

C'è poi la carta del 1891 del circondario di Crema riguardante il primo tragitto del tramway, di autore ignoto e nel 1914-15 c'è poi una monografia di autore ignoto contenente ben venti carte mai pubblicata.

La carta di Crema del 1923, di autore ignoto, raffigurante l’area dello stabilimento del Linificio e Canapificio nazionale. Con la carta del circondario di Crema del 1958 ad opera di Patrini, si vuole evidenziare il territorio e il circondario (Crema e le sue frazioni). Infine la pianta di Crema (1995), opera di Mario Perolini (1910-2001) e il prospetto della città di Crema (2002), opera dell’architetto cremasco Magda Franzoni.

Il prezioso supplemento si conclude con un disegno a colori di Gianmaria Carioni: maestro pittore, esperto d’arte; raffigurante lo stemma della Città di Crema, la Cattedrale, il Torrazzo e la chiesa della SS Trinità entro le antiche mura venete.


Nelle foto, il relatore Mario Cassi e il pubblico in sala