Crema News - A Roma, in bici

Crema, 13 giugno 2022

Partito l'8 giugno da Crema, in bicicletta, attraverso cinque tappe che hanno ricalcato la via Francigena, Lauro Zanchi, scrittore, professore, appassionato di bicicletta, si è messo alla prova e ce l'ha fatta: è arrivato a Roma.

Ecco il suo commento all'arrivo.

“Avevo in messo in conto tutto: la pioggia, il vento che mi ha sempre dato contro, il sole rabbioso, il freddo, le ferite. Lo sapevo, facevano parte dell'esperienza e quindi ho sempre tirato dritto. Ma una cosa non immaginavo: gli ultimi 300 metri di via della Conciliazione, la strada che porta alla Basilica di San Pietro, la meta. Lì sono entrato in una bolla insonorizzata, non vedevo la folla, non sentivo il vociare. Vedevo e sentivo i visi e le urla di incitamento di chi non c'è più ma non se n'è mai andato, di chi mi vuole bene e per loro sono importante, di chi adesso non mi può sentire ma spero che un giorno succederà. Ho percorso quei 300 metri in apnea: quando sono uscito dalla bolla, mi sono guardato e avevo la pelle d'oca sulle braccia e sulla gambe scarnificate, e le lacrime erano più grandi delle gocce di sudore. Qualcuno mi dirà che sono stati il sole e il vento a farmi delirare, o che la bicicletta fa male. C'è sempre chi è pronto a criticare le esperienze degli altri senza mai nemmeno aver provato ad abozzarle. Grazie a chi con un messaggio, una chiamata, un like, mi ha sostenuto. A loro, a tutti voi amici, auguro di trovarvi un giorno in qualche posto del mondo, nel viaggio di ricerca e dell'anima, di attraversare quella bolla e di uscirne con la pelle d'oca e le lacrime di felicità”.


Adesso il ritorno a Crema, in treno.


Nella foto, Lauro Zanchi in Vaticano