Crema, 12 maggio 2022

Martedì scorso nella sala Frate Agostino da Crema del museo civico cittadino, è stato presentato il libro dedicato alla figura di Francesco Agello, l'uomo più veloce del mondo.

L'iniziativa è stata promossa dall'associazione culturale cremasca L'Araldo.

Mario Cassi, residente dell'Araldo, ha introdotto la serata ringraziando il pubblico e Francesco Duse, pronipote di Francesco Agello, Franco Fusarpoli che ha fornito, in visione, un modellino M.C 72 col quale Francesco Agello realizzò i suoi primati.

Mario Cassi ha quindi presentato l'autore del libro, Francesco Dionigi, giornalista del "Cittadino" di Lodi, unitamente al suo collaboratore illustratore Alessandro Colonna; quest' anno ricorre il 120esimo anniversario dalla nascita di Agello e l'ottantesimo anno dalla sua morte.

Francesco Dionigi ha precisato che alcuni grandi personaggi sono caduti nell'oblio e per questo appare doveroso ricordare alle attuali generazioni le loro incredibili gesta. 

L'aviatore nacque a Casalpusterlengo nel 1902 e morì a Bresso nel 1942; nella sua breve esistenza conseguì primati, a tutt'oggi imbattuti, grazie alla sua determinazione e al suo talento. In giovane età, lavorò come aiuto meccanico ma la sua vera passione era il volo. Nel 1924, conseguì il brevetto di pilota militare; nel 1928 fu ammesso alla scuola d'alta velocità a Desenzano del Garda.

Inizialmente con il grado di sergente maggiore e successivamente di maresciallo, Francesco Agello venne collocato in servizio come ricognitore di velivoli prototipi poiché non appartenente a famiglie illustri dell'epoca.

Nel 1929 fu tra i partecipanti alla Coppa Schneider, gara internazionale di velocità riservata agli idrovolanti, alla quale parteciparono Francia, Regno Unito e Italia, gara vinta dagli inglesi.

Il 10 aprile 1933 a Desenzano del Garda, Francesco Agello conseguì il primato mondiale assoluto di velocità a una media di 680 km/orari sull'idrovolante Castoldi M.C 72.

Nell'ottobre del 1934, seppure in condizioni meteo avverse, Agello superò il suo precedente primato, viaggiando a oltre 709 km/orari nella categoria idrovolanti a combustione interna.

A seguito dei suoi successi, venne promosso al grado di sottotenente e gli venne conferita la medaglia d'oro al valore aeronautico.

Nel 1934, nel Duomo di Crema, convolo' a nozze con la cremasca Gianna Manenti.

Morì a Bresso il 24 novembre 1942, mentre stava collaudando il velivolo Macchi 202, scontrandosi fatalmente in volo con un modello dello stesso tipo, condotto dal colonnello Masiero.

Ai funerali ci fu una grande cerimonia, alla quale parteciparono personaggi illustri dell'epoca; la bara venne avvolta nel paracadute e la salma venne tumulata nella tomba della famiglia Manenti del cimitero maggiore di Crema.


Nelle foto, il relatore e le persone presenti