Crema News - Trovata Manuela Bailo, è stata uccisa Crema News

Azzanello, 20 agosto 2018

Trovato stamane un cadavere di donna nei campi di pertinenza di una cascina di Azzanello, in via Stanga, nei pressi del fiume Oglio. Secondo le prime ipotesi potrebbe trattarsi del corpo di Manuela Bailo, la 35enne scomparsa il 28 luglio dalla sua abitazione di Nave (Bs). La ragazza aveva smesso di dare notizie dal 30 luglio, quando dal suo cellulare erano partiti alcuni messaggi, uno dei quali sosteneva che partiva con una sua amica, la quale però non ne sapeva nulla. La ragazza conviveva nella stessa casa con il suo ex fidanzato e aveva avuto . una relazione con un uomo sposato. Manuela Bailo lavorava come impiegata al Caf Uil di Brescia e il lunedì, anziché presentarsi al lavoro, aveva inviato un messaggio nel quale affermava di essere malata e che si sarebbe assentata una settimana. In merito all'autenticità degli ultimi messaggi inviati dal suo cellulare, poi spento, sia l'ex fidanzato, sia la madre avevano manifestato dubbi.

Nelle foto, Manuela Bailo, la ragazza scomparsa e il suo assassino Fabrizio Pasini; Scientifica e carabinieri lasciano il posto del ritrovamento

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E lei, è proprio Manuela Bailo. A far ritrovare il cadavere della donna di 35 anni scomparsa il 28 luglio è stato l'assassino, Fabrizio Pasini, suo collega di lavoro, l'amante sposato che non voleva interrompere la relazione. Secondo il suo racconto i due si sono ritrovati la sera del 28 luglio e quando la giovane ha detto di voler troncare la relazione lui l'ha uccisa. Poi è andato in ferie con la famiglia in Sardegna, ma al ritorno, ieri, è andato dai carabinieri per confessare. Alle 2:30 di questa notte l'uomo aveva reso una completa confessione e stamane, prima delle 7:00, ha condotto i carabinieri presso Azzanello, nel territorio della cascina Bramano, nei pressi del fiume Oglio, dove l'uomo aveva nascosto il cadavere di Manuela. Ritrovata anche la sua auto, a Brescia città, dove i due si erano dati l'ultimo, fatale appuntamento.

Dalle indagini dei carabinieri, Pasini ha dato appuntamento alla donna la sera del 28 luglio. I due sono andati a casa dei genitori di lui e lì c'è stato il litigio fatale. Lui l'ha uccisa, ma prima di morire lei si è difesa e gli ha incrinato alcune costole. Quando la donna è morta, Pasini l'ha caricata sulla propria auto ed è andato fino ad Azzanello, nella cascina Bramano, che conosceva perché era solito disputare gare di soft air (guerra simulata) con gli amici. La cascina è disabitata ed è di proprietà di bresciani che Pasini conosce. Sapeva che non c'era nessuno e che avrebbe potuto nascondere il cadavere senza essere visto. Pasini ha infilato il corpo della ragazza in un sacco nero e poi l'ha gettato in un pozzo senza acqua, mettendoci sopra frasche e foglie per nascondere alla vista il sacco. L'auto della ragazza è stata trovata in Brescia il 7 agosto, ma la notizia è stata tenuta segreta dai carabinieri che sospettavano di Pasini e attendevano le sue mosse per poterlo incastrare.