Crema, 22 maggio 2019

Ultimo spunto di polemica sono le centraline che il comune avrebbe voluto installare per misurare la qualità dell'aria in città. Salta fuori che non ci sono i soldi per pagare i monitoraggi ed Emaule e Coti Zelati (Sinistra) se la prende con l'assessore all'ambiente Matteo Gramignoli.

"Si apprende che le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria installate all’interno del contratto con Gei sono spente e che verranno forse attivate a singhiozzo. Non stupisce, nulla più stupisce in fatto di ambiente da quando sullo scranno dell’assessorato all’ambiente siede Matteo Gramignoli per il quale, evidentemente, il taglio degli alberi pluridecennali di via Bacchetta non è stato un problema e altrettanto i diesel super inquinanti nella Ztl non lo sono".

Perché questo comportamento in comune?

"C'è una linea di chiara coerenza nelle azioni dell’assessore: declassare l’ambiente e l’inquinamento a un problema secondario fino a disconoscere cosa c’è nell’aria che respiriamo: occhio non vede, cuore non duole, ecco il criterio che guida Gramignoli".

Qual è il problema?

"Secondo l'amministrazione la centralina gestita da Arpa Lombardia è insufficiente per mappare direttamente la stato dell’aria in maniera uniforme sulla città. Per questo l’Amministrazione aveva lavorato per averne altre che però adesso pare voler lasciare in parte spente: altrimenti si dica chiaramente che le richieste nel bando che Gei si aggiudicata erano inutili e sbagliate".

D'altro canto, l'unica mossa dell'amministrazione contro l'inquinamento, quest'inverno, è stata di produrre quattro manifesti con dei consigli generici.

"Lavoriamo (anche) per riportare il tema dell’ambiente e dell’inquinamento tra le priorità dell’agenda politica di questa amministrazione che pare, Gramignoli in testa, aver derubricato la questione, esattamente come il Pd nazionale. Per questo abbiamo protocollato un’interpellanza affinché Gramignoli riferisca al consiglio come stanno le cose".

L'amministrazione sostiene che non si può intervenire localmente.

"Viviamo in un ambiente gravemente inquinato, la qualità dell’aria è troppo spesso pessima e dobbiamo intervenire anche localmente perché non si può sempre rimandare la questione ad altri livelli istituzionali. Ggli interventi che abbiamo visto attuare fino a oggi sono timidi e inefficaci sia sul piano pratico, sia su quello culturale".

Nella foto, la centralina dell'Arpa, che funziona, in via XI Febbraio