Crema, 11 dicembre 2016

Questa è la storia di una passerella nuova nuova che attende solo di essere aperta al pubblico. Be', pubblico è una parola grossa: dodici famiglie, dicono i bene informati. Sì, perché la passerella è stata costruita a spese del comune, pare per accorciare di qualche decina di metri la strada delle famiglie che abitano in via Roggia Comuna, lato est, che devono recarsi in chiesa. Spesa inutile perché a non più di 20 metri, nella parallela via Gazzaniga, c'è un ponte sul quale possono passare anche le auto. Eppure... la passerella viene posata nel mese di ottobre e subito scoppia il putiferio. Perché il comune scopre che la passerella poggia su terreno di proprietà della famiglia Aliprandi, acquistato dal padre ed ereditato dagli aventi diritto. Quindi... che fare? Il dilemma è amletico. Per la verità il comune sostiene che le sponde di una roggia non appartengono ai privati ma al Demanio. Peccato che non solo la sponda appartenga alla famiglia Aliprandi, ma la strada sulla quale attracca la passerella è privata. Lo sostiene un'altra famiglia che abita lì e che fa notare come l'illuminazione comunale si fermi 20 metri più avanti. Inoltre, gli abitanti contestano la larghezza della passerella, due metri: di lì ci passano anche le moto e secondo chi abita qui, aprire la passerella significa violare la pace sin qui sacra e intoccabile. Infine, si scopre che la passerella è stata fortemente voluta dall'assessore Matteo Piloni, che abita a Ombriano e che, forse, non aveva tutte le carte in regola per far eseguire quel lavoro. Di certo, ha creato un numero maggiore di scontenti che di contenti. E la cosa pare proprio che non debba finire a tarallucci e vino.

Nella foto, la passerella costruita e mai aperta