Crema, 20 giugno 2016

Presentato l'accordo tra la regione Lombardia e il Comune di Crema in merito alla riqualificazione dell'area della stazione, 12.000 m² sui quali si stanno per concretizzare i progetti di molti danni. Tre i punti qualificanti dell'accordo che prevede tre fasi successive. Una prima fase, in partenza entro quest'anno, prevede la riqualificazione dell'area, con la possibilità di utilizzo dei capannoni e inserimento di car sharing e bike sharing. Una seconda fase prevede il sottopasso pedonale che supererà il passaggio ferroviario di Viale Santa Maria, anch'esso in partenza entro quest'anno. Nella fase tre, che dovrebbe partire entro il primo trimestre del 2017, ci sarà l'inizio dei lavori per il sottopasso, opera attesa da oltre quarant'anni a Crema e che vedrà il suo compimento entro il 2017 o, al più tardi primi mesi del 2018. Costo di questa opera, circa 5 milioni di euro. Per quanto riguarda gli altri costi, il Comune di Crema metterà a disposizione oltre 2 milioni di euro per la prima e seconda fase, soldi recepiti in gran parte dalla fondazione Cariplo e dalla regione Lombardia oltre che da Autoguidovie. Al Comune resta da mettere circa € 600.000. Per quanto riguarda Fs, l'investimento andrà da quattro a nove milioni di euro e si concentrerà essenzialmente sulla parte ferroviaria per dare la possibilità ai treni di non attendere in stazione l'arrivo dei corrispondenti. Questo velocizzerà la tratta a tutto vantaggio dei pendolari. Sorte ha anche voluto dare dei numeri significativi: 800mila i viaggiatori quotidiani sui treni, 2% le soppressioni, 15% di ritardi, 2700 in servizio ogni giorno. La rete ferroviaria lombarda è quella che vede il maggior numero di treni servizio, che ha visto le tratte aumentare del 20% rispetto all'anno precedente nonostante non ci sia più Expo. Infine, per quanto riguarda il mese di agosto, Sorte ha evidenziato come in periodo di ferie ci sia il 50% di viaggiatori meno e qualche sacrificio è necessario. Quindi l'assessore ha ribadito che i treni nuovi arriveranno anche sulla tratta di Crema e che il ritardo è dovuto non mantenimento delle date di consegna.

Nella foto, Piloni, Bonaldi, Sorte e Bergamaschi