S. Bernardino, 20 febbraio 2019
Addio a Rosolo Carelli, morto domenica scorsa a 68 anni dopo un breve ricovero in ospedale. Viveva solo in una casa fredda e senza elettricità, probabilmente per scelta. Ieri sono stati celebrati i funerali a S. Bernardino, dal parroco don Lorenzo, che lo ha ricordato con una sentita omelia. Eccola.
"Rosolo Carelli, ‘Lino’ per tutti, soprannominato benevolmente il ‘Brucetto’ o ‘Boss’ ci ha lasciati improvvisamente, quasi in punta di piedi, rinchiuso nella sua povertà e solitudine da lui ostinatamente cercata ma mai amata.
Già dalla giovane età, il parco del nostro Oratorio e il campo sportivo sono stati i suoi ambienti più cari e la sua ragione di vita. Dirigente della Polisportiva Frassati, vulcanico collaboratore del curato di allora don Carlo Marchesi: ancora oggi tanti ragazzi di allora lo ricordano con tanto affetto e col sorriso per i bei momenti condivisi insieme; molti, poi, gli sono debitori della passione sportiva e della capacità tecnica che sempre ha offerto con molta disponibilità!
Attivissimo organizzatore nel nostro quartiere di numerosi eventi e iniziative sociali di ogni genere. Col gruppo dirigente della Frassati ha ideato ed è stato un tassello portante del Trofeo ‘Dossena’ ancora oggi annualeappuntamento irrinunciabile della città di Crema.
Non voleva rimanere solo. Originale, per certi versi fuori dagli schemi ‘abituali’, di grande sensibilità e generosità. La sua frequentazione assidua al Circolo Arci e all’Oratorio, anche fuori dagli orari di apertura, voleva esprimere il suo desiderio forte di stare in mezzo agli altri.
Forse avremmo potuto fare di più verso Lino. E dimostrarglielo di più invece che stare solo a guardare e a chiacchierare anche a sproposito. Negli ultimi tempi portava nel cartellino della sua immancabile bicicletta un’immagine di Gesù maestro, presa dall’Oratorio, quasi a volere un compagno prezioso di viaggio, nell’ultimo tratto di strada della sua vita"
Nella foto, Lino Carelli