Crema News - Villa Obizza crolla, sfrattata un'ottantenne Crema News

Ricengo, 04 luglio 2018

Villa Obizza, pericolo di crollo imminente e ordinanza di sgombero per chi abita nei pressi. L'ordinanza l'ha firmata il sindaco di Ricengo, Ernestino Sassi, che ha dato tempo a chi abita nei pressi ed è interessato dall'ordinanza di andarsene. E nei pressi abita la madre dei proprietrio della fattoria Premoli, 80 anni e ci sono gli uffici dell'azienda. "Per gli uffici non c'è un grosso problema a spostarli, a di là del disagio materiale - dice l'avvocata Ilaria Groppelli - ma per la signora di 80 anni il problema c'è ed è grosso, perché il comune non ha indicato dove deve andare. E se le cose restano così, porteremo la signora in albergo a spese del comune".

L'ordinanza di sgombero è datata 27 giugno e ordina immediatamente al proprietario, indicato come il rappresentante legale della soc. Obizza srl, cioè Marco Rean Ovani Invernizzi e alle persone che abitano in un raggio di 30 metri dalla villa, cioè un'anziana di 80 anni e tre lavoratori indiani che operano nella fattoria, oltre che ai proprietari della fattoria adiacente che devono spostare gli uffici che, di fatto, diventano inagibili per timore di crolli della villa o di parte di essa. Nell'ordinanza si ordina alla Fondazione villa Obizza l'esecuzione di urgenti e immediati lavori di messa in sicurezza e la delimitazione con recinzioni dell'ingresso di via Camisano.

Il 2 luglio la polizia locale è andata sul posto e ha verificato che nessuna delle persone che avrebbero dovuto sgombrare se ne era andata dalla propria abitazione. "Pensiamo di mettere in atto un'azione di responsabilità - dice l'avvocata Groppelli - perché non è possibile lasciare questa luogo in quello stato di fatiscenza. Mi risulta che gli ultimi lavori siano stati fatti nel 2008 a carico della Regione. Inoltre, quando si ordina uno sgombero, si devono dare alternative. Dove anno queste persone che stanno perdendo la casa non per loro incuria?".

Anche il sindaco Ernestino Sassi sta muovendosi: "Abbiamo chiesto aiuto a tutti, anche alla prefettura. Non vogliamo arrivare a un'azione di forza. I tre indiani hanno chiesto qualche giorno per sistemarsi altrove, mentre per la signora stiamo cercando alternative. Abbiamo chiesto anche alla famiglia. Se non ci saranno soluzioni, potrà essere sistemata in albergo e poi vediamo chi dovrà pagare. Per quanto riguada la villa ci sono solo due prospettive: o si trovano i soldi per sistemarla e metterla in sicurezza oppure si deve abbattere. Oggi o domani è attesa la visita di un architetto inviato dalla soprintendenza. poi si vedrà".

Nella foto, due vedute di villa Obizza