Crema, 17 ottobre 2021

Ultimo appello per Ousseynou Sy, 48 anni, l'autista di pullman che il 20 marzo 2019 dirottò il suo autobus con a bordo 51 ragazzi di due classi della media Vailati e tre adulti per protestare contro la politica di Salvini e vendicare i bambini morti nel Mediterraneo andando a schiantarsi sulla pista dell'aeroporto di Linate. L'uomo venne fermato a Peschiera Borromeo, con una drammatica incursione delle forze dell'ordine che riuscirono a liberare tutti un attimo prima che il pullman prendesse fuoco. Ousseynou ha già subito due processi e altrettante condanne. Durante il procedimento di primo grado, il 15 luglio 2020, nel palazzo di giustizia di Milano, l'autista, che aveva rinunciato al rito abbreviato e al conseguente sconto di un terzo della pena, venne condannato a 24 anni di prigione. Nel processo d'appello, il 9 aprile di quest'anno, il giudice Giovanna Ichino diminuì la condanna a 19 anni di prigione, togliendo l'aggravante per le lesioni. Anche dopo questa condanna l'avvocato Giovanni Garbagnati, difensore dell'imputato aveva preannunciato ricorso in Cassazione e adesso l'udienza è stata fissata per il prossimo 2 febbraio.

Saranno a Roma per il processo anche gli avvocati di parte civile, tra i quali i legali cremaschi Antonino Andronico, Vittorio Patrini e Ilaria Groppelli.


Nella foto, Ousseynou Sy durante il processo di Milano e il pullman dato alle fiamme