Crema, 05 agosto 2020
Avvocata vede un'aggressione a una donna e interviene, chiamando i carabinieri e scopre che l'aggressore è il marito della donna malmenata.
"Ero in un locale via Carlo Urbino - racconta l'avvocata Cecilia Gipponi - ho assistito a un'aggressione per strada di un uomo ai danni di una donna, che poi è risultato essere sua moglie. Sono intervenuta, con una certa dose di incoscienza, ma poi anche le altre persone si sono messe in mezzo per fortuna... Purtroppo le forze dell'ordine sono arrivate in ritardo e l'aggressore ha avuto il tempo di convincere la moglie ad andarsene via insieme, ma lei era sconvolta e io forse di più".
L'avvocata riferisce di aver visto questo uomo prendere a pugni e calci una donna. Inoltre, poco dopo, è arrivata un'altra persona che ha detto di aver visto questo uomo picchiare la donna poco prima. "Non parlo di strattonamenti - ribadisce l'avvocata - ma di schiaffi e pugni, in pieno giorno per la strada... Quando io ho cominciato a gridare e a dirgli di smettere, la prima risposta che lui mi ha dato è stata 'ma è mia moglie...', come dire che, in quanto marito, gli era consentito... Sono sotto shock, non è possibile che un uomo si senta libero di fare queste cose". la donna è stata fatta entrare nel locale e poi tranquillizzata. Mentre si aspettavano i carabinieri, l'uomo è riuscito a entrare nel locale e a parlare con la moglie che poi lo ha seguito in auto. I testimoni hanno rilevato la targa che hanno consegnato ai carabinieri, che sono arrivati quando i due si erano già allontanati. "Un episodio emendabile - chiude l'avvocata. - I due erano stranieri dell'est europeo. Avrei voluto che la donna prendesse coscienza di quel che le stava succedendo e sapesse che noi della Rete contatto siamo disposti ad aiutarla, come aiutiamo le donne vittime di violenza. Spero che a casa alla donna non sia successo altro, ma ho poca fiducia".
La foto è esplicativa
