Crema News - Sabrina, ancora dubbi

Crema, 08 maggio 2021

Entra anche il "giallo" dell'antimonio nella fine di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni morta all'alba del giorno di Ferragosto dello scorso anno in una casa di via Porto Franco, a Crema. Il lavoro dell'anatomo patologo Cristina Cattaneo su minuscoli frammenti ossei ha permesso di ricostruire il 32 per cento del corpo e di evidenziare due microfratture sul lato destro del volto, una sulla mandibola e l'altra nell'area della mascella. Sulla frattura mandibolare è stata rilevata la presenza di particelle di antimonio e piombo. Ipotesi di un colpo di arma da fuoco? E' da valutare con grande prudenza e assoluta cautela, se si considerano l'alto rischio di contaminazione, la degradazione dei reperti ossei, la completa mancanza di riscontri investigativi che la possano sostenere. Alessandro Pasini, l'uomo in carcere accusato dell'omicidio della Beccalli e della distruzione del cadavere, ha sempre negato di essere il responsabile della morte dell'amica. L'attribuisce invece a una overdose che avrebbe stroncato Sabrina in bagno. Pasini ha invece sostenuto di essere stato preso dal panico, di avere deposto il corpo senza vita sulla Panda di Sabrina e di avere appiccato il fuoco, una volta raggiunta la località Vergonzana, appena fuori Crema. Il cadavere è bruciato nell'abitacolo dell'utilitaria in posizione supina. Proprio le fiamme potrebbero avere causato la reazione chimica che ha prodotto il deposito delle sostanze chimiche. Di qui la necessità di ulteriori esami che sono stati affidati al Ris di Parma. 

La mancanza di gran parte del corpo e dello scheletro fa sì che circostanze, dinamiche e cause della morte di Sabrina rimangono avvolte in unA nebulosa di mistero. E' un dato certo che la donna abbia subito le due fratture e che queste non sono state provocate dall'incendio dell'auto. La loro presenza, unita a quella di microfocolai emorragici, fa pensare a un trauma al capo patito poco prima della morte. Un colpo violento ricevuto oppure l'impatto contro una superficie rigida per una caduta? I due colpi uditi prima della scoperta dell'auto in fiamme lasciano qualche dubbio su eventuali colpi di arma da fuoco e sui quali i Ris stanno indagando. Ma, è bene ricordarlo, nessuna arma è stata mai trovata dagli inquirenti.

Le analisi tossicologiche hanno rivelato che Sabrina aveva assunto cocaina poche ore prima di morire e che era una consumatrice abituale di cocaina e antidepressivi. 


Nella foto, Sabrina Beccalli