Crema, 10 settembre 2019

Noi per la famiglia, Pro vita e Famiglia, scendono in campo con una serie di manifesti contro il progetto di legge sull'eutanasia.

"È partita da pochi giorni la campagna di sensibilizzazione per dire no a una legge che possa consentire la pratica dell'eutanasia anche in Italia. L’avvicinarsi della data del 24 settembre, termine entro cui il Parlamento è chiamato a legiferare proprio sui temi dell'eutanasia e del suicidio assistito, ha contribuito a far crescere l’interesse dell’opinione pubblica su tali argomenti e a renderli tra i più scottanti di questi giorni in Italia".

Vedremo i manifesti anche in città?
"Sì, grazie ai movimenti pro life presenti a livello locale, Noi per la famiglia ha aderito a questa campagna promuovendo l'affissione di decine di manifesti in tutta la città per opporsi a una legge che, se approvata, finirebbe per calpestare il diritto alla vita e all'autentica autodeterminazione".

Dove si vedono?
"In città, ma c'è un certo disappunto per le modalità con cui gli uffici afferenti al comune hanno gestito l'affissione dei manifesti. È infatti sufficiente una semplice passeggiata in città per accorgersi che vi è stata qualche anomalia; di norma i manifesti vengono affissi in gruppi di quattro. Per quanto riguarda i manifesti pro vita, invece, colpisce il fatto che siano stati affissi in gruppi da due, rendendoli di fatto molto meno visibili rispetto agli altri. Un caso? Probabile. Inoltre, inspiegabilmente, la campagna di affissione è partita anche in ritardo rispetto al periodo concordato e solo dopo l'insistente sollecitazione dei promotori".


Nella foto, Flavio Rozza, uno dei promotori, vicino ai manifesti