Crema, 14 giugno 2019

Noi per la famiglia lancia una campagna contro l'aborto e tira in ballo la piccola Greta Thumberg, che si batte contro il disfacimento del pianeta a causa dell'inquinamento.

"Cara Greta, se vuoi salvare il pianeta....salviamo i cuccioli d'uomo". Questa la scritta che campeggia nei manifesti affissi a Crema da oggi. Oltre alla scritta, l'immagine di un feto di 11 settimane; un'immagine che parla da sola e scuote le coscienze in quanto ricorda a ciascuno di noi il reale livello di sviluppo di un feto a poche settimane dal concepimento.
A 41 anni dall'approvazione della legge 194, in Italia è ancora un tabù parlare di aborto. Aderendo a questa campagna voluta da "Pro Vita e Famiglia Onlus" - dicono Flavio Rozza, dell'associazione "Noi per la Famiglia" e Maria Giovanna Ruffoni dell'associazione "Bran.Co." - noi vogliamo sensibilizzare le persone sottoponendo loro un dato reale, che dimostri che anche a poche settimane di gestazione è scorretto immaginare che vi sia solo un grumo di cellule. Chi abortisce sopprime una vita umana; per questo è necessario tornare a discutere della legge 194, ed auspicare che la legge che in Italia ha reso possibile sopprimere in poco più di 40 anni circa 6 milioni di bambini, venga applicata anche nella sua prima parte, volta ad offrire alternative all'aborto. Questa campagna di sensibilizzazione - fanno notare Rozza e Ruffoni - chiama in causa la ambientalista sedicenne Greta Thunberg, per lanciare un messaggio ai tanti che anche in Italia vivono con preoccupazione l'evolversi della questione ambientale e ricordare loro che prima di salvare il pianeta dobbiamo salvare chi abita questo pianeta e quindi anche i "cuccioli d'uomo".

Nella foto, il presidente Rozza (Pro vita) e Maria Giovanna Ruffoni (Bran.Co) con il manifesto