Crema News - Le farmacie comunali fanno discutere Crema News

Crema, 21 febbraio 2019

Farmacie comunali al centro di un dibattito politico tra maggioranza e opposizione. Queste ultime, soprattutto con il Movimento 5 Stelle e Forza Italia, hanno espresso dubbi su alcune prese di posizione. Il M5S ha criticato la distribuzione degli oneri e chiesto spiegazioni in merito alle dimissioni di un componente del consiglio, mentre FI ha informato che al posto della sede delle farmacie qualcuno vorrebbe accettare la richiesta di metterci una scuola di ballo. A tutto questo e anche altro risponde il Cda.

"In risposta alle notizie recentemente apparse sui giornali, con il solo intento di portare un contributo informativo onesto, corretto e obiettivo e fare chiarezza sulla gestione dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata sulla quale sono state diffuse informazioni parziali e non corrispondenti al vero, il CdA di AFM tiene a precisare quanto sotto riportato.

  • Sotto un profilo puramente contabile, parlare di “gestione fallimentare” ci sembra quantomeno fuori luogo, posto che le stime del bilancio 2018 (non ancora ufficialmente chiuso) prevedono un fatturato di 5,5 milioni di euro e un utile, prima delle imposte, di circa 400mila euro.
  • A oggi l’unica convenzione scaduta risulta essere quella di Gallignano per la quale è in corso, dal mese di giugno, una trattativa per il rinnovo. Le convenzioni con gli altri comuni scadranno nel giugno 2019, ottobre 2019 e aprile 2022
  • L’affermazione che gli utili siano distribuiti a pioggia a diverse associazioni non corrisponde al vero dal momento che tutti gli utili dichiarati sono a uso esclusivo del comune di Crema.
  • AFM, nel corso del 2018, attraverso la revisione del codice etico nonché del proprio statuto, ha definito le modalità con le quali effettuare sponsorizzazioni e donazioni per le quali AFM ha esplicitamente previsto che queste abbiano solo le finalità indicate dagli indirizzi prescritti dall'ente controllante. Nel corso del 2018 le donazioni, che saranno indicate nel bilancio di esercizio tra i costi sostenuti, hanno raggiunto la cifra complessiva di 17mila euro.
  • Per quanto riguarda gli acquisti dei prodotti farmaceutici, AFM si rivolge principalmente a una Cooperativa farmaceutica, la più vecchia d’Italia e la prima per fatturato e numero di soci, tra i quali fa parte anche AFM stessa, nonché fornitrice ufficiale individuata anche nelle gare europee CISPEL. Le dimensioni e l’organizzazione di questa cooperativa consentono di ottenere prezzi di acquisto competitivi, verificati anche rispetto alle condizioni applicate in realtà analoghe, oltre che permettere di partecipare a interessanti campagne di sconto che sono impostate sulla base di quote di fatturato raggiunte.
  • E’ quantomeno singolare incolpare questo CDA di aver redatto il Modello di Organizzazione Controllo e Gestione con estremo ritardo, quando, proprio l’attuale CDA, (senza alcuna reiterata richiesta) ha redatto, approvato e reso operativo il M.O.C.G. con delibera del 25/07/2018; esattamente 6 (sei) mesi dopo il proprio insediamento che, ricordiamo, è avvenuto nel gennaio del 2018.
  • Per ciò che riguarda il Direttore d’Azienda, è bene precisare che immediatamente dopo le dimissioni del Direttore in carica, avvenute nel marzo del 2018 il cda ha subito nominato un direttore facente funzioni, in modo da non lasciare l’Azienda priva di una guida autorevole. Dopodiché si è proceduto con la ricerca di un nuovo Direttore attraverso una selezione pubblica. Tale selezione non ha sortito nessun candidato avente le caratteristiche richieste, pertanto si è deciso di procedere con una seconda selezione che si è positivamente conclusa e dal mese di marzo 2019 entrerà in servizio il nuovo Direttore.
  • Per quanto riguarda la sede di via Samarani è bene rimarcare che l’attuale CdA, insediato come sopra indicato nel gennaio 2018, ha inteso che l’indirizzo specifico ricevuto dall’Amministrazione comunale fosse un indirizzo di periodo, più esattamente relativo ai 5 anni in cui il CdA dovrebbe rimanere in carica. Nel corso del 2018, sono state esaminate varie ipotesi di riammodernamento a cui sono seguiti alcuni incontri con i tecnici del comune di Crema per valutarne la sostenibilità, la fattibilità e non da ultimo per definirne la modalità attuativa. Tra le ipotesi considerate è stata esaminata anche quella che prevede il contributo di un soggetto privato nella ristrutturazione dell’immobile, in cambio della possibilità di utilizzarne una parte di questo per un periodo di tempo determinato. Questa ipotesi, che è tutt’ora al vaglio, consentirebbe ad AFM, sulla base delle volumetrie potenzialmente disponibili, di ridurre l’entità dell’investimento senza perdere nessuna quota della proprietà dell’immobile e contemporaneamente di aumentarne considerevolmente il valore dello stesso.
  • Per ciò che riguarda la partecipazione di uno specifico privato, che spontaneamente si è presentato con una propria proposta e finalità, premettendo che non sono mai state avviate trattative di natura commerciale e posto che l’unico percorso possibile per formulare eventuali locazioni è realizzabile solo attraverso l’indizione di un apposito bando di gara, il cda di AFM si è semplicemente limitato a valutare se la finalità proposta dal privato, trattandosi della realizzazione di una palestrina finalizzata a una scuola di discipline corporali (e non di una semplice sala da ballo come è stato erroneamente comunicato) aperta a persone di qualsiasi età e condizione, potesse ascriversi nella connotazione dei servizi previsti negli indirizzi ricevuti.
  • Da ultimo ci preme rimarcare come chiamare fallimentare una gestione capace di generare gli utili sopra indicati e che in soli 11 mesi è stata in grado di adempiere a tutte le incombenze richieste dalla normativa, quali le disposizioni in materia di privacy previste dal GDPR e dalla fatturazione elettronica, nonché del M.O.C.G. sopra citato, sia quanto di più lontano dalla realtà. E che le “dinamiche della vecchia politica” sembrano piuttosto proprio di alcune posizioni che pretestuosamente, stanno a vedere come il bicchiere sia mezzo vuoto senza la capacità critica di riconoscere che la metà piena, precedentemente, era vuota anch’essa.