Crema News - Pasqua, un nuovo inizio Veglia pasquale del Papa

Cremasco, 31 marzo 2024

Pasqua B 

 La Parola: ​​At 10,34a.37-43  Sal 117 Col 3,1-4  Gv 20,1-9:

 Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,1-9

 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore.

 

(Don Natale Grassi Scalvini) Venerdì mi è arrivato un pacco da Amazon. Il primo pensiero è stato positivo: che bello, lavorano anche al Venerdì Santo. Poi però ho pensato subito che forse sarebbe stato meglio per i lavoratori iniziare prima le ferie di Pasqua per poter partecipare ben preparati alle celebrazioni della Via Crucis o delle altre liturgie solenni previste per la giornata. D’altronde i tanti fedeli che alla sera hanno partecipato con me alla commemorazione della morte del Signore Gesù e alla processione per le vie del paese con l’effige della Pietà e la reliquia di Santa Croce, hanno notato quelli che, pur in un silenzio rispettoso, ci han lasciati passare davanti al bar dove erano seduti senza scomporsi più di tanto e senza tanti problemi di partecipazione ai sacri riti. E per finire il panorama voglio ricordare anche tutti quelli che approfittano del giorno di Pasqua per una bella gita sulla neve, visto che ce n’è ancora tanta o per partecipare a qualche torneo di calcio o comunque per impegnare la propria giornata in una attività di riposo e benessere.

Mi vien quasi da pensare che sia stato il Signore Gesù a scegliere un giorno sbagliato per risorgere. 

Ma proprio questa domenica, anche se è la prima dopo la luna piena di primavera, doveva scegliere? Ci son tante altre cose da fare, poteva davvero impegnarsi a scegliere una data migliore. Scusate l’ironia ma mi sembra proprio che queste ultime giornate noi cristiani fedeli le abbiamo vissute con ritmi e tempi molto diversi da tanti nostri amici e conoscenti, visto che la maggior parte dei battezzati italiani ha come prima preoccupazione tante altre cose prima di pensare alla centralità della Pasqua per la loro vita attuale ed eterna. Però adesso veniamo a noi e non sentiamoci troppo tranquilli perché oggi siamo qui o perché abbiamo iniziato la giornata con l’uovo benedetto: siamo consapevoli che con la festa di Pasqua tutta la nostra vita acquista un senso e una direzione nuova e precisa, aperta al fine dell’eternità? In realtà ogni anno siamo chiamati in questi giorni a rimodulare il nostro tempo e i nostri impegni non sulle solite scadenze temporali tipiche dell’esperienza umana di ogni giorno, ma sul ritmo dell’eternità, quello che dà un senso radicalmente relativo, molto più di quanto possa dare la teoria della relatività di Einstein, a tutta la nostra esistenza. Non è che spariscono miracolosamente le tribolazioni, le fatiche, le sofferenze e le guerre, ma certamente anche la cattiveria o più semplicemente l’indifferenza degli uomini sono ridimensionate e rese meno preoccupanti se inserite in quel tempo eterno che rende ogni cosa più limitata nel tempo e nello spazio.

Quello che a noi adesso sembra grande e complesso, con i tempi dilatati dell’eternità donataci dalla risurrezione di Cristo, diventa semplice e passeggero ed è sicuramente fonte di grande pace sapere che tutti i potenti della terra, più o meno buoni che siano, hanno in realtà ben poche possibilità di superare i limiti umani lasciando così, a chi ha fede, la certezza che i tempi di Dio rimettono tutte le cose nel loro ordine e importanza. 

Senza aspettare gli ultimi tempi dobbiamo però cominciare subito a operare perché anche i momenti fuggevoli dell’attualità siano impregnati di eternità, consapevoli che ogni piccolo gesto di bontà ci apre la porta della speranza nella vita eterna, consapevoli che il bene promesso da Dio ai suoi servi fedeli comincia già qui e adesso. Oggi è il giorno giusto della risurrezione.

Oggi è il momento giusto per cominciare a vivere secondo la parola di Gesù. Oggi è il tempo giusto per cominciare a preparare l’eternità beata con un vita piena secondo il progetto d’amore di Dio Padre che vuole salvi tutti i suoi figli, gli uomini tutti.