Crema News - Verso una società digitale

Crema, 07 settembre 2020


Viviamo sempre più in un mondo, in una società digitale, tecnologica, che s'impadroniscono del nostro modo di vivere, cambiando le nostre abitudini e il modo di relazionarci con le persone .

Smartphone, tablet, computer, e-commerce, e-learning ,prenotazioni on line di viaggi, di libri, di visite mediche e via di questo passo, sono termini che recitano la parte del leone.

Basti pensare nella quotidianità, nella vita di tutti i giorni, recandosi al bar, al pub, nei mercati comunali, nei cinema, nei teatri, nei luoghi aperti al pubblico, ovunque si notano persone che chattano; persone che inviano messaggi; persone che leggono le notizie via internet; persone che ricevono le notifiche via social.

Il modus operandi della collettività, è più che mai schiavo e in balia dei nuovi strumenti tecnologici, generando in tal senso un certo stato d'apprensione, di ansia, di destabilizzazione, che mettono a dura prova la sensibilità e il carattere delle persone.

La tecnologia, a mio modo di vedere, ha semplificato per certi aspetti la vita di un soggetto, penso in merito all'uso delle mail; penso alle videochiamate nel momento in cui si è impossibilitati a recarsi fisicamente sul luogo.

D'altro canto, l'uso smodato, senza criterio, senza freni delle nuove strumentazioni, ha creato una sorta di barriera col mondo esterno, col mondo circostante.

In tal senso, vengono meno i rapporti interpersonali, i rapporti viso a viso, gli abbracci, le strette di mano, il contatto umano in senso lato.

Ad aggravare la situazione, nell'anno in corso, si è manifestato il maledetto virus, covid-19, che ha colpito indistintamente, provocando migliaia di morti e di contagiati.

È necessario, virus a parte, un cambio di mentalità, un cambio di comportamenti e di azioni della gente ,affinché si generi il calore umano, e si torni nel limite del possibile ai principi e ai valori inculcati dai nostri genitori.


Boris Parmigiani


Nella foto, realtà virtuale