Crema, 19 marzo 2024

Molto vivace e interessante l'incontro di sabato scorso sulle dipendenze e mondo giovanile . Mondo complesso illustrato da due prospettive diverse, ma che si sono integrate a vicenda nella conoscenza del fenomeno 

 Oratore coinvolgente e affabulatorio Giorgio Cerizza, "psichiatra atipico ma uomo saggio e sornione", come lo definisce Don Rigoldi nella prefazione del libro 

Un cambiamento possibile, presentato sabato a un uditorio attento e partecipante nella sala fra Agostino al Centro Culturale S . Agostino.

L'autore, ripercorrendo la sua trentennale esperienza spesa nel proporre soluzioni creative e innovative nella riabilitazione delle dipendenze da alcool o da sostanze di abuso presso l'ospedale S. Marta di Rivolta d'Adda, ha indicato la relazione con l'altro come sostituto della sostanza per un cambiamento possibile. 

Le sue parole hanno affascinato catturando l'interesse dell'uditorio. Interesse, peraltro per nulla scemato, suscitato dai dati riportati da Antonio Prete, direttore del Serd di Crema. 

Dati nudi e crudi sulle differenze di genere che ci inducono a riflettere e ad attivarsi, come genitori, insegnanti, medici e operatori sanitari per fronteggiare il mal di vivere giovanile in cui il sesso femminile paga un prezzo più alto nella velocità dei danni fisici, biologici e psicologici conseguenti.

Le femmine sperimentano una progressione più rapida dall'uso alla dipendenza da sostanze e al primo trattamento (telescoping = effetto telescopico) per non parlare degli effetti disastrosi dell'alcol nelle ragazze e fra i giovanissimi, essendo sprovvisti dell'enzima alcooldeidrogenasi deputato a metabolizzare proprio l'alcool. 

Ecco alcuni esempi nell'immaginario comune di consumi e danni che riguardano il sesso maschile, dove, soprattutto nelle giovani generazioni ,si registra una riduzione delle differenze di genere.

Persone di 15-16enni di sesso femminile:

• consumo uguale o maggiore per cannabis, NPS, coca e oppiacei

• sorpasso per consumo di tabacco ed eccessi alcoolici

• persistente consumo maggiore per i farmaci SPM

• maggior tempo trascorso on-line con livelli più elevati di uso problematico; in maggior misura vittime di cyberbullismo ed

• esperienza di ghosting.


Accessi in pronto soccorso correlati al consumo di droga

• rapporto maschi-femmine: 2:1

• nelle fasce prima dei 17 anni e dopo i 65 prevale il sesso femminile

• psicosi indotte da droghe prevale il sesso femminile

• I maschi "esternalizzano" i problemi (disturbi della condotta, deficit attenzione, problemi scolastici). La dipendenza è legata alla socializzazione e alla trasgressione

• Le femmine "internalizzano" i problemi (depressione). E' un comportamento di reazione allo stress, alla depressione, alla scarsa autostima

 Infine è stata toccante la testimonianza di una ragazza che ha affrontato il percorso riabilitativo trovando l'ostacolo maggiore nella propria disistima come donna e come madre nel quotidiano confronto col doppio stigma, in quanto consumatrice di sostanze di abuso e proprio perché il consumo è percepito contrario rispetto ai ruoli di sostegno di genere e sociali di madri.