Cremasco, 16 luglio 2019

Ma come si fa? Come si fa ad abbandonare un cane con il quale hai diviso tanti giorni, solo per poter andare in vacanza? Ma ci sono mille modi diversi di risolvere la situazione. Eppure, tutti gli anni gentaglia senza coscienza molla i cani in mezzo a una strada, legati a un palo (vedi articolo sul cane trovato legato al palo al sole in piena città, cliccando qui) e adesso si arriva anche a chiamare il canile di Vaiano per chiedere se si può abbandonare lì il proprio cane. Incredibile.

Detto che quando si prende un animale è necessario essere consapevoli che si porta a casa un essere vivente che richiede coscienza e testa e che non è un pelouche. Detto che purtroppo tutti gli anni ci scontriamo con accadimenti che fanno cascare le braccia. Ribadito che abbandonare un animale è un reato penale e si finisce davanti a un giudice, passiamo alla triste enunciazione dei numeri. Sono 400 i cani abbandonati ogni anno nel cremasco, otto la settimana. E d'estate il fenomeno si acuisce e tocca numeri che mettono in crisi la struttura sovraccomunale di Vaiano. In memo di due mesi, dalla fine di maggio alla scorsa settimana, sono circa 80 gli animali ritrovati.

"Riceviamo dieci chiamate al giorno in canile - conferma la responsabile del canile, la veterinaria Laura Gatti. - Ci chiedono di poter dar via i cani perché non li vogliono più, perché disturbano, perché sono anziani, perché devono andare in ferie... Una serie incredibile di scuse che ci fanno restare senza parole".

E' necessario ribadire che il canile non ritira cani di proprietà ma che è esclusiva responsabilità dei proprietari accudire i propri animali ed eventualmente trovare loro nuove famiglie, registrando il passaggio di proprietà nell’anagrafe regionale. In caso contrario saranno responsabili di tutto ciò che avviene al cane o che lo stesso può causare.

"Ricordiamo che abbandonare un animale è un reato penale - conferma la veterinaria - e che c'è l’obbligo di mettere il microchip a tutela del cane ma anche del proprietario. Infatti, nessuna assicurazione risarcisce danni se il cane non ha microchip. E con l'avvento della ricetta elettronica nessun veterinario può emettere una prescrizione se il cane non ha microchip, oltre ad avere l’obbligo di segnalare il soggetto alle autorità. Grazie alla severità di leggi e controlli sono in calo i cani sprovvisti di microchip. Per quanto riguarda gli abbandoni, confermiamo i numeri alti, confortati solo dal fatto che anche il numero degli affidi è buono, ma in questo periodo sempre inferiore al necessario".

Al canile di Vaiano entrano 400 cani l'anno e ne escono adottati circa altrettanti. Ne restano una sessantina che sono i cani di partenza: un gap che sarebbe bello riuscire a superare per dare anche ai cani vecchi o nel canile da tempo di avere una possibilità, una famiglia, una vita più felice.

Nella foto, Laura Gatti con il cane abbandonato legato a un palo