CREMA, 11 MAGGIO 2016

Cremasco e Lodigiano uniti per contare. Due periferie per fare una centralità. Due aree omogenee per costituire un’Area vasta che gestisca le deleghe che verranno affidate a questo organismo. Ieri sera si è svolta nel foyer dell’auditorium della Banca popolare di Lodi l’incontro organizzato dall’Assemblea del Lodigiano sul tema. Lodigiano e Cremasco insieme, fantasie o solo possibilità reale?

La risposta è stata chiara e univoca: possibilità reale. Certo sono state avanzate perplessità, ma sostanzialmente alla fine dell’incontro il verdetto è stato: si può fare. Creiamo un ponte tra Cremasco e Lodigiano, meglio ancora accorciamo il ponte e avviciniamo le rive. E’ un’occasione unica. Enfatizzando si può definire occasione storica e, come è stato evidenziato ieri sera, questo treno non passa una seconda volta, concetto sul quale tutti hanno concordato.

La serata, introdotta dai saluti da Paolo Daccò, presidente dell’Assemblea è stata condotta da Riccardo Rota membro del direttivo della stessa e proseguita con le relazioni di Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, Gianni Rossoni, rappresentate dell’Anci e sindaco di Offanengo, Agostino Alloni, consigliere regionale. Poi spazio agli interventi che sono stati numerosi e molto puntuali.

Rota ha posto delle domande ai tre rappresentati cremaschi che hanno risposto in maniera precisa e lucida, illustrando i motivi per i quali la scelta di un matrimoni tra Crema e Lodi sia la migliore per il futuro dei due territori e per i cittadini che li abitano.

La platea, composta da un centinaio di persone, ha ascoltato attenta e quando il moderatore Daccò ha dato la parola al pubblico, sono fioccati gli interventi, soprattutto di cittadini e amministratori lodigiani i quali hanno apprezzato la chiarezza e la determinazione dei cremaschi e dimostrando un concreto interesse a proseguire il dialogo ed a verificare la fattibilità del progetto. Molta apprezzata l’iniziativa del coordinamento dell’Area omogenea cremasca di commissionare uno studio per verificare la fondatezza della proposta e supportarla con i numeri.Studio che sarà pronto entro meta giugno e realizzato con il contributo dell’Associazione popolare Crema per il territorio.

Nel dibattito sono intervenuti anche Maria Luise Polig, sindaco di Pandino, Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano e Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco Vidolasco che, raccogliendo la richiesta del sindaco di Cavatura, Daniele Santarelli, ha proposto un tavolo congiunto tra l’Assemblea lodigiana e il coordinamento dell’Area omogenea.

Numerosi i sindaci cremaschi presenti: Walter Raimondi (Pieranica), Domenico Calzi (Vaiano), Giuseppe Figoni (Torlino), Davide Bettinelli (Chieve), Gian Carlo Soldati (Capralba), Mirko Signoroni (Dovera).

Nei prossimi giorni i sindaci del coordinamento dell’Area omogenea Cremasca concluderanno gli incontri con le associazioni economiche e la settimana prossima inizieranno quelli con le rappresentanze professionali.

Tra le iniziative in cantiere, l’apertura di una pagina facebook Lodi Crema Area Vasta e una serie di interventi di sensibilizzazione rivolte ai cittadini quali assemblee pubbliche, manifesti, raccolta firme.

Nella foto, il sindaco di Torlino Vimercati, Giuseppe Figoni, sempre molto attento al territorio