Crema News - Parte il progetto per il bike sharing Crema News

Crema, 29 marzo 2019

È stato definito e approvato il progetto di affidamento per la fornitura, la posa e la gestione di bike sharing in città. Il progetto, redatto dalla Logiss, riguarda sei stazioni distribuite in varie zone della città compresa una ciclostazione davanti alla stazione ferroviaria, più, sempre in quell’area, una velostazione per il deposito controllato delle biciclette private.

Già note le caratteristiche principali del bike sharing, sono state precisate azioni e caratteristiche dei manufatti che consentiranno la prenotazione e l’uso delle 34 biciclette a pedalata assistita: la ciclostazione da dieci posti in piazzale Martiri della Libertà, e le altre cinque stazioni da sei posti nelle zone già individuate: piazza Istria e Dalmazia, ospedale – via Libero Comune, stazione autobus in via Mercato, centro sportivo via Toffetti, centro natatorio via Picco. La parte tecnologica, software e hardware, è così stata definita e approvata, anche dal punto di vista della gestione locale e remota computerizzata. Tutte queste strutture, costituite da diverse colonnine per agganciare o sganciare il mezzo, saranno dotate di videosorveglianza e sarà possibile accedervi tramite applicazione mobile o carta tessera rfid personalizzata.

Ci saranno tre tipologie di abbonamenti: annuali, settimanali e giornalieri. La tessera avrà validità un anno. È stato stabilito che i primi trenta minuti di utilizzo saranno gratuiti, la bicicletta potrà essere utilizzata soltanto all’interno del territorio del comune di Crema e potrà essere utilizzata da utenti con età superiore a 16 anni.

È previsto che i lavori inizino in primavera e il servizio di noleggio sia disponibile in estate.

La velostazione viene confermata nelle dimensioni esterne (12,8 mt, x 25,3), nella capienza interna (200 posti per le biciclette), nella sua alimentazione (pannelli solari) e nella collocazione, l’area verde di fronte alla stazione: verrà realizzata senza rimuovere né il muretto né le piante, sfruttando l’ingresso delle scale centrali. A differenza della prima ipotesi, sarà costruita anche con il legno, oltre che l’acciaio, per meglio dialogare con l’area circostante.