Regione, 04 giugno 2019

L’emergenza continua. Il consigliere regionale Matteo Piloni (Pd) commenta così la riunione dei quadranti a cui ha partecipato ieri a palazzo Pirelli, insieme ai rappresentanti dei comitati dei pendolari. “Un incontro - sottolinea Piloni - che per la prima volta ha visto riuniti nella stessa seduta tutti i quadranti e che è stato tenuto a 5 giorni dall’inizio dell’orario estivo, a decisioni già prese. Il ritardo è stato giustificato dal fatto che fino ai giorni scorsi c’era il rischio del taglio di 52 milioni per il trasporto pubblico in Lombardia, a conferma che le nostre preoccupazioni erano e rimangono fondate. Solo il 20% delle corse sostituite da bus saranno ripristinate e molte di queste solo da settembre, mentre l’80% rimane tagliato. Un quadro ben lontano da una soluzione positiva. In sei mesi si è lavorato a un lento ripristino di quanto tagliato a dicembre, attraverso dei dati sulla puntualità che, è bene ricordarlo, sono contestati da più parti e che rimangono ben distanti dalla normalità. Il tutto è rimandato dall’arrivo dei treni nuovi, due dei quali arriveranno a novembre, mentre tutti gli altri a scaglioni entro il 2025, senza peraltro dire su quali linee saranno collocati”.

Anche Marco degli Angeli non è soddisfatto da quel che è emerso nella riunione: "Prendiamo atto che il piano emergenziale inserito a dicembre scorso da Trenord rimarrà in vigore fino a settembre 2019, smentendo di fatto quanto stabilito a novembre agli incontri con i comitati pendolari e disobbedendo alla delibera di giunta che prevedeva il ripristino del servizio a giugno 2019. Inoltre Trenord ha implicitamente riconosciuto che la causa più determinante dell’introduzione del taglio del servizio era imputabile prevalentemente alla carenza del personale, come il M5S ha sempre sostenuto. Ancora una volta la Lega e Trenord non mantengono le promesse e gli accordi stabiliti con le parti".