Crema News - Presidenza della provincia, oggi c'è il primo consiglio Crema News

Crema, 08 ottobre 2019

E adesso il presidente della provincia è Rosolino Bertoni. Questa la conclusione alla quale si arriva secondo un parere pro veritate chiesto dal vice segretario Antonello Bonvini. L'avvocato al quale è stato chiesto il parere è Mirko Brignoli, bergamasco di 43 anni ed esperto nel diritto amministrativo, leghista dal 2004 e membro del direttivo provinciale della Lega Nord oltre che consigliere comunale a Gandino. Il ragionamento messo in campo è semplice: alle elezioni si sono presentati due candidati, Bertoni e Signoroni. Signorini ha vinto ma non solo non poteva essere eletto, ma neppure avrebbe potuto scendere in campo (lo dice l’art. 60, comma 1 del Tuel). Quindi, se il primo viene squalificato, vince il secondo.

La notizia ha gettato nel caos gli addetti ai lavori che la scorsa settimana hanno lavorato affinché il vice segretario Bonvini indicesse le elezioni, lavoro servito a poco perché il vice resiste. Allora ieri chi vuole andare a elezioni subito (data prevista intorno alla metà di novembre) sta pensando a una nuova strategia: “Nominiamo un segretario generale che sostituisca la Nanni e chiediamogli di indire le elezioni”. Ma non è così semplice e da qui si capiscono le perplessità del vice. Secondo il Tuel (art.53, comma 3) se il presidente va a casa, lo seguono tutti i consiglieri.

Certo, c’è da capire chi è il presidente. A questo proposito, qualora si dia corso al parere pro veritate, toccherebbe a Rosolino Bertoni. “Sì, qualcosa ho sentito che va in questa direzione – dice il sindaco di Palazzo Pignano – e se le cose stanno così, visto che ho dato la disponibilità a presentare la mia candidatura, potrei assumere la carica. Tuttavia, vorrei patti molto chiari: non vado lì per indire le elezioni immediatamente, ma potremmo concordare un tempo definito, inferiore ai tre anni canonici, magari entro un anno. Inoltre, dovremmo trovare un accordo per evitare lo stallo della provincia e tutto quel che ne consegue. E tra le prime mosse che metterei in campo, ci sarebbe la nomina del nuovo segretario e quella del mio vice, Inoltre, se mi nominassero presidente e non superassi lo scoglio della convalida da parte dei consiglieri (Bertoni può contare solo su quattro voti), ci deve essere una motivazione valida per un voto negativo. E se questa motivazione non mi convince, sarei pronto a fare ricorso al Tar”.

Situazione sempre molto complessa, dunque, anche alla luce del fatto che questa sera è convocato, dal vice presidente Rosolino Azzali, il primo consiglio. Chi parteciperà? Sono in corso riunioni delle due correnti per capire se partecipare e come partecipare.

“Non sappiamo come se ne possa uscire – dice il consigliere provinciale Roberto Barbaglio (Pd) – perché ogni giorno c’è una novità che va a contraddire quanto scoperto il giorno prima. E la confusione aumenta senza che vengano chiaramente indicate vie d’uscita”.

“Un caos ingiustificabile che tende a far diventare sempre meno credibile questo ente agli occhi dei cittadini – sostiene Marco degli Angeli, consigliere regionale grillino. - La riforma del Rio ha creato un obbrobrio e ora la debolezza di questa istituzione ricade sui territori. È incredibile come si sia potuto arrivare a uno stato di incertezza così disarmante, dove ogni giorno un parere legislativo ribalta quello del giorno precedente”.

Nella foto, i due candidati, Mirko Signoroni e Rosolino Bertoni