Crema, 15 settembre 2019

Torna d'attualità l'autonomia dello Stanga. Dopo l'ultimo colpo di scena, datato 31 ottobre dello scorso anno, quando i cremaschi avevano convinto un cremonese a votare a favore, ma il Pd aveva a sua volta convinto Fabio Calvi, cremasco sindaco di Rivolta a votare contro, mantenendo il nulla di fatto, adesso ci si riprova. Dopo le votazioni per il presidente della provincia, dove ha prevalso Mirko Signoroni, candidato scelto anche dai grillini, adesso i pentastellati potrebbero passare alla cassa, chiedendo al presidente di schierarsi a favore del divorzio della scuola cremasca da Cremona. E basterebbe il suo voto per ribaltare la situazione. Succederà?

"L'autonomia dello Stanga, con la creazione di un unico polo delle professioni e dell'agroalimentare, che comprenda l'istituto Sraffa e lo Stanga di Crema e Pandino, non è campanilismo, ma buon senso.
È un obiettivo perseguito da anni del nostro territorio e il M5S Cremasco ha sempre premuto affinché ciò si realizzasse.
Le difficoltà e incongruenze nel tenere insieme Crema, Pandino e Cremona si riflettono sotto molteplici aspetti: la dirigenza scolastica è suddivisa su due ambiti territoriali diversi (Crema e Cremona), creando difficoltà logistiche e organizzative per supplenze o trasferimenti, anche di docenti che arrivano da altri territori; non secondario è l'aspetto puramente logistico di riunioni e collegi docenti, che devono essere sempre svolti a Cremona, senza alcuna possibilità di meccanismi di rotazione tra le diverse sedi. Crema e Pandino hanno ottenuto, autonomamente, grandi risultati e sono realtà di eccellenza. Voler l'autonomia di questo istituto scolastico non è campanilismo, ma buon senso.
Il 31 ottobre di quest'anno c'è un'occasione unica, sfumata lo stesso giorno dell'anno scorso, a causa dell'incoerenza politica di un consigliere provinciale.
Stavolta il consiglio provinciale e i suoi membri superino le logiche territoriali e facciano ciò che è giusto: lo Stanga cremasco deve diventare autonomo, con la creazione di un unico Polo scolastico insieme allo Sraffa. Questa soluzione non andrebbe nemmeno a modificare il numero di dirigenze totali dell'ambito cremasco.
Inoltre l’esperienza degli ultimi anni ci insegna che non necessariamente ci deve essere omogeneità didattica nei dimensionamento, perché quello che determina le aggregazioni alla fine sono i numeri.
Il nuovo presidente della provincia Mirko Signoroni e tutti i consiglieri provinciali, sia cremaschi che cremonesi, facciano in modo che quest'anno il risultato venga raggiunto, senza sgambetti, ma ragionando in maniera chiara e trasparente, superando logiche di esclusivo interesse per il proprio territorio.

Nella foto, l'istituto Stanga di Crema