Crema News - Crema - Museo, quanto mi costi L'assessore Giorgio Cardile e il museo

Crema, 27 aprile 2024 

(Sara Barbieri) Boom di ingressi ma anche boom di costi per il Museo Civico Sant’Agostino: 31% in più di visitatori nel 2023 rispetto all’anno precedente. Un record di quasi 8300 ingressi totali con picchi nel mese di marzo( 956) e novembre( 982) e gli elementi trainanti di questi numeri sono state le numerose mostre temporanee oltre che la presenza di studenti provenienti da tutto il cremasco. Ma ecco la nota dolente: un aumento fisiologico dei costi gestionali. Un museo tanto visitato quanto costoso: 100mila euro negli ultimi quattro anni per coprire le aperture quotidiane, le spese per il personale e le pulizie. Nel 2019 il museo aveva sostenuto una spesa di 450mila euro ridimensionata poi dal contributo ministeriale di 58mila euro. Nel 2023 invece i costi fissi sono lievitati per l’assenza di sostegni economici per una spesa totale di 492mila euro.

Come ha spiegato l’assessore alla cultura Giorgio Cardile: “Abbiamo candidato da poco il museo civico a un bando regionale proprio perché non ha entrate fisse visto che l’ingresso è gratuito. La cifra importante di quasi mezzo milione di euro è giustificata anche dall’impennata dell’energia e dall’aumento dei costi della custodia, che fino all’anno scorso era affidata a un dipendente comunale in pensione e che ora è gestita da una cooperativa. Più ore di custodia hanno portato ad aumentare i costi”. 

E il bar del museo?

"Finalmente ha riaperto per la gioia di tutti i fruitori e sta garantendo una parte di introiti, anche se non particolarmente alti perché non in linea con il trend degli affitti nel centro storico".

Quindi, come risolvere il problema?

“Lo scorso anno in fase di lancio e di previsione per definire le tariffe del comune avevamo fatto una proposta di un piano tariffario come cornice teorica eventualmente attivabile in un secondo tempo - ha precisato Cardile- ma certamente non per tutti quegli studenti che frequentano quotidianamente il museo. Tante sono le strade per sostenere questi costi con formule innovative. Si potrebbe anche ragionare su una sorta di tessera amici del museo che potrebbe garantire un piccolo contributo annuo. In questa fase non c’è l’intenzione di introdurre un biglietto a pagamento però non lo escludiamo in futuro. Qualora venisse introdotto, si terrà presente un ticket legato esclusivamente alle mostre temporanee. Inoltre ci saranno tariffe differenziate tra residenti e non”.

L’attenzione dell’assessore pertanto ora è incentrata sulla valorizzazione di una location multitasking: un luogo di studio, di conservazione del patrimonio culturale (collezioni, cataloghi delle varie opere e articoli di Insula Fulcheria) e di innovazione con i corsi di Winifred: “A oggi ci interessa mantenere una buona proposta culturale coperta interamente dal comune sia come iniziative che in termini di servizi offerti come le mostre temporanee e le attività aperte alle scuole”.