Crema News - Fiato sospeso

Brescia, 06 febbraio 2020

Il Tar non ha deciso. O meglio, sta decidendo in merito alla richiesta di sospensiva dei provvedimenti presi da Mirko Signoroni durante il periodo di presidenza che va dalla prima nomina del 25 agosto, fino a ora. Per quanto riguarda l’annullamento di tutti gli atti, nomina doppia compresa, se ne parla a settembre.

Ieri c’era in programma l’udienza del tar in merito alla questione della nomina di Mirko Signoroni a presidente della provincia, nomina contestata ad agosto che ha portato alle sue dimissioni a settembre, ma solo dopo aver firmato una serie di atti, compresa la nomina di un vice presidente. Inoltre, sotto la lente dei giudici del tar anche quanto stabilito dal vice presidente nominato da Signoroni, compresa la data delle elezioni e, di conseguenza, la validità delle stesse. Esaminati gli atti, sentiti gli avvocati, i giudici hanno fatto sapere che in merito alla sospensiva di tutti, di qualcuno o di nessuno degli atti ai quali si fa riferimento si prendono qualche giorno di tempo. Presumibilmente, vista la materia piuttosto complessa e corposa, le loro decisioni ci saranno a cavallo della settimana. Inoltre, su espressa richiesta dell’avvocata Raffaella Bordogna, il Tar ha deciso di fissare per settembre l’udienza nella quale deciderà se annullare l’elezione a presidente di Signoroni.

In definitiva, qualora il tribunale amministrativo decidesse di sospendere gli atti emessi da Signoroni mentre era in carica pur non avendo titolo, potrebbe crearsi un testa coda istituzionale, dove il presidente eletto la seconda volta potrebbe trovarsi delegittimato dalla decisione del tar che sospende i provvedimenti presi per arrivare alle nuove elezioni o addirittura la nomina del vice il quale, forte della carica, aveva poi stabilito la data delle secondo elezioni di novembre, quelle alle quali ha preso parte il solo Signoroni, candidato unico e alle quali si è presentato solo il 22.5% degli aventi diritto al voto.


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