Crema, 18 gennaio 2021
"Con riferimento al dibattito in corso sulle vicende dell’albergo realizzato nella ex colonia di Finalpia, Italia Viva ritene del tutto prematuri i tempi per schierarsi a favore o contro le possibili opzioni. Questo anche in attesa della autorizzazione regionale in merito al nuovo Statuto recentemente adeguato alla normativa nazionale del Terzo Settore.
Per una realistica valutazione, a nostro parere manca la consapevolezza del valore commerciale da perizia giurata del bene, da indicare a base d’asta in caso di vendita.
L’entità del ricavo previsto, da finalizzare a maggior beneficio dei cittadini cremaschi, potrebbe essere impegnato nella ristrutturazione straordinaria di qualche immobile già esistente, e più difficilmente per concretizzare l’idea di progettare e realizzare delle nuove strutture socio sanitarie.
Perché il confronto politico ed istituzionale possa procedere proficuamente, a parere di Italia Viva è quindi indispensabile che il CdA della ETS Opera Pia Marina e Climatica Cremasca, cominci a definire prezzo di cessione del complesso e proceda alla richiesta delle preliminari manifestazioni di interesse all’acquisto.
Saranno i risultati di tale procedura a giudicare congrua o meno la vendita dell’immobile, a indirizzare ove reinvestire i proventi, a chi devolverli e a chi affidare la gestione dell’investimento, cessati i compiti statutari del CdA della Fondazione stessa".
Emanuele Paolo Bergamini ( coordinatore Italia Viva )
Nella foto, Finalpia