Crema News
Romanengo, 18 luglio 2018
Scappa dai domiciliari, ma viene ripreso. Portato davanti al giudice, viene condannato a venti mesi di galera ed entra in prigione. E' costato caro l'allontanamento dalla propria casa, dove stava scontando gli arresti a un marocchino di 40 anni, autore nel settembre del 2016 di un fatto di sangue. Ubriaco, nella piazza del paese aveva sferrato un colpo con un coccio di bottiglia a un indiano, tagliandogli la gola. Solo per un caso l'uomo non era morto dissanguato. Arrestato dai carabinieri di Romanengo, il marocchino era stato messo ai domiciliari. Finito davanti al giudice un anno fa, era stato condannato a otto anni, quattro mesi e dieci giorni di reclusione, ma non era entrato in galera perché aveva presentato ricorso alla sentenza. Tuttavia, lo straniero non ha ottemperato all'obbligo di permanenza nella sua abitazione. Lunedì i carabinieri sono andati a cercarlo senza trovarlo. Di lì sono partite le indagini che hanno portato i militari a intercettare il fuggitivo alla stazione di Crema, di ritorno da un viaggio probabilmente a Bergamo. Lo straniero è stato ammanettato e arrestato e stamane è comparso davanti al giudice che lo ha condannato a venti mesi di prigione per evasione.
