Crema, 21 marzo 2024

(Annalisa Andreini) Tiramisù Day: il nome è già tutto un programma.

Il 21 marzo è la giornata del tiramisù.

Inutile dire che è il dolce più amato e più famoso in Italia e nel mondo.

Nella sua ricetta classica prevede 5 ingredienti canonici: savoiardi, tuorli d’uovo freschissimi , mascarpone, zucchero, caffè espresso lungo o della moka.

Il sesto ingrediente è il cacao amaro da spolverare in superficie.

Niente albumi: questo è un mito da sfatare. 

La ricetta codificata è stata pubblicata dal gastronomo Giuseppe Maffioli per la prima volta nei fantastici anni ‘80 (e non poteva essere altrimenti) tra le pagine della rivista “Vin Veneto”.

Aveva previsto anche delle piccole varianti, per esempio con l’aggiunta del Marsala.

Correva l’anno 1972: tradizione vuole che la paternità vada al ristorante Le Beccherie di Treviso.

Il dolce al cucchiaio più noto a livello internazionale sarebbe passato pertanto nel menu dello storico ristoratore trevigiano Aldo Campeol, deceduto nel 2021 all’età di 93 anni e pilastro della storia enogastronomica locale.

Ed è proprio lì che è stato individuato dal gastronomo Maffioli: aveva degustato il dolce “Tiramesù” in dialetto trevigiano realizzato dal cuoco Loli Linguanotto. 

Per chi oggi passa a Le Beccherie, ristrutturato nel 2014, può assaggiarlo nella proposta classica oppure in quella sbagliata con gelly al Prosecco e polvere croccante. 

Il condizionale però è d’obbligo perché la paternità è ancora da certificare.

Il tiramisù è il più amato e il più discusso intorno alla sua autentica origine. 

Veneto e Friuli Venezia Giulia se la contendono ma anche Lombardia e Piemonte possono giocare le loro carte: il mascarpone è tipicamente lombardo e i savoiardi sono di origine piemontese.

Una vera e propria diatriba culinaria a suon di sfide pubbliche, dichiarazioni scottanti e ricorsi al Tar.

Nel libro di approfondimento a cura di Clara e Gigi Padovani le origini sembrerebbero collocarsi tra Gorizia e Udine: alcuni sostengono che l’autrice sia Norma Pielli (insieme al marito) negli anni ‘50 all’Albergo Roma di Tolmezzo modificando il “Dolce Torino” presente nel volume dell’Artusi. Infine, tra i rumors non possiamo dimenticare anche l’origine austriaca del dolce, derivante dall’influenza dell’Impero Austro-Ungarico. Nei caffè ottocenteschi di Vienna c’era forse dunque l’anteprima del tiramisù? Una sontuosa coppa di Pan di Spagna al caffè, crema al mascarpone, panna, scaglie di cioccolato e cacao.

Variazioni sul tema tante, a partire dalla base che in alcuni casi sostituisce i savoiardi con una nota marca di biscotti sottili o secchi oppure ancora utilizzando il Pan di Spagna. 

L’ultimo accenno va fatto alle varianti più moderne con fragole, ananas, polvere di torrone, con la ricotta per gli amanti del light e infine nelle bizzarre cheese-cake e crostata di tiramisù.