Crema News - La protesta arriva a Roma

Sergnano, 17 marzo 2023

(Marco Degli Angeli) Trivelle di Sergnano, la protesta arriva anche a RomA

Il comitato costituito da cittadini cremaschi che da qualche settimana sta studiando i documenti del progetto dei nuovi 38 pozzi di stoccaggio gas che troveranno spazio a nord di Crema, passa dalle parole ai fatti. Dopo aver organizzato a Sergnano una partecipata riunione lo scorso sabato, sostituendosi di fatto all'ente locale e mettendo una pezza alla mancata convocazione di un'assemblea pubblica da parte del comune, come promesso, si è spinto fino a Roma. 

Lo preoccupazioni raccolte sono state infatti inviate al ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica: 46 pagine con 15 osservazioni dettagliate e supportate da dati e documenti ufficiali con le quali vengono messe a nudo le problematiche, gli errori, vizi procedurali e le omissioni, a loro avviso, presenti nel progetto. La firma è quella del Comitato No Gasaran - Sergnano e dell'alto cremasco che, oltre a richiedere controlli e monitoraggi, chiede in modo netto la revisione di tutto il procedimento e la bocciatura della Valutazione di impatto ambientale.

Le osservazioni vanno dai problemi di sicurezza e di tutela dell'incolumità pubblica, a quelli dell'inquinamento. Da quelli relativi alla mancanza di controlli ambientali adeguati alla non aderenza del progetto con gli obiettivi di transizione ecologica. Viene inoltre contestata la mancanza di trasparenza del procedimento nei confronti delle comunitá territoriali nonché le gravi omissioni sia dal punto di vista della sismicitá che del rispetto dei vincoli archeologici.

Dopo il parlamento europeo, che è stato interessato della questione da una interrogazione negli scorsi giorni, ora saranno i tecnici del ministero guidato da Pichetto Fratin che dovranno valutare la bontà e la fondatezza delle osservazioni e nel caso richiedere integrazioni e modifiche all'elaborato dell'azienda proponente.


Nella foto, l'area sismica