Crema, 22 aprile 2024

( Annalisa Andreini) È l’agriturismo di Chioso di Sotto di Moscazzano l’atteso vincitore della seconda edizione del Salame Nobile Cremasco.

La giuria di esperti assaggiatori schierata sul palco e capitanata dal noto chef cremasco Carlo Alberto Vailati, era composta dalla critica gastronomica Roberta Schira, dal presidente della Pro loco Vincenzo Cappelli e, per quanto riguarda la parte tecnica, dal norcino Chicco Galmozzi e dal maestro assaggiatore Dino Barbieri.

A consegnare il premio di Miglior Salame Nobile al giovane rappresentante della famiglia Bertesago (con la presenza dell’ultimo arrivato in braccio al papà) il sindaco Fabio Bergamaschi.

Per le altre undici aziende in gara un diploma di riconoscimento consegnato dall’assessore Franco Bordo, dallo chef Antonio Bonetti, da Alessia Bressani, da Claudia Bonomi della Pro loco e da due studenti dell’Istituto Sraffa. 

Il presidente della giuria ha ringraziato tutte le aziende per aver partecipato con grande spirito al concorso e ha sottolineato la qualità dei prodotti degustati, fattore che non ha reso certo semplice la scelta finale. 

Una prima selezione con una rosa di quattro salami e poi la decisione del re del Salame Nobile 2024. 

Un salame davvero speciale che è stato protagonista della kermesse di questo weekend. Vanta in pieno l’aggettivo di nobile proprio perché utilizza tutte le parti nobili del maiale: le parti grasse ricavate da gola e pancetta; le parti magre invece da spalla, lonza, filetto, coppa, prosciutto, culatello. Non può certamente mancare il tocco speziato con sale, pepe nero, le spezie scelte dal norcino di fiducia, aglio e naturalmente del buon vino rosso.

Racchiude in sé tutta la sapienza contadina e artigiana che si sta ancora tramandando tra le generazioni.