Crema. 22 marzo 2024

(Sara Barbieri) Una mattinata all’insegna dell’arte e della cultura. Si è svolto alle 10 di questa mattina nel Multisala Portanova di Crema il convegno Segreti, peculiarità e obiettivi dei custodi dell’arte organizzato dal Lions Club Crema Host e i comitati Arte e Cultura – cittadinanza umanitaria in collaborazione con i carabinieri tutela del patrimonio culturale di Monza, l’assessorato alla cultura di Crema e l’Istituto Galileo Galilei di Crema.

Obiettivo dell’incontro? Lo ha ben spiegato la presidente del Lions Adriana Cortinovis Sangiovanni: “Vogliamo dare una profonda lezione di educazione civica ai ragazzi che sono i punti focali della nostra azione e del nostro fare, vogliamo insegnare la bellezza dell’arte e della cultura alla gioventù che vive in una società così difficile come quella attuale. L’Italia è la patria della cultura e dobbiamo rivalutarla sotto diversi sensi e dobbiamo custodire questo patrimonio culturale perché è anche un saper ritrovare quello che abbiamo perduto per furti e quant’altro”. Ed è propio sull’importanza del patrimonio culturale che si è voluto focalizzare il relatore dell’incontro, il tenente colonnello per il patrimonio tutela beni culturali Claudio Sanzò: “L’importanza del convegno è altissima, l’unico modo per tutelare questo patrimonio è quello di dare maggiore consapevolezza e far capire ai giovani quanto sia importante questa bellezza che ci circonda nel quotidiano”. 

Durante l’incontro il tenente colonnello ha spiegato il significato del termine Tpc, per poi procedere con un lungo excursus storico risalente al 1969 e coinvolgendo più volte il pubblico dei giovani studenti in modo scherzoso e simpatico: “Chi siamo e cosa facciamo? I carabinieri del comando tutela patrimoniale sono carabinieri al 100%, siamo polizia giudiziaria a tutti effetti. Calcolate che dai 3 carabinieri che si occupavano di questo settore nel 1969 oggi siamo arrivati ai 300, dislocati su 16 nuclei e coordinati da due gruppi, Monza e Roma”. Sanzò ha poi ricostruito il lavoro che è tenuto a svolgere ogni giorno mostrando slide, video e app che hanno attirato costantemente lo sguardo curioso di studenti e docenti: “Cosa facciamo concretamente? Sequestriamo un vaso antico se venduto illegalmente da qualcuno online o se è stato oggetto di contraffazione. I funzionari archeologici del ministero della cultura poi stabiliranno se il vaso è originale o meno”.

Cinque i principali compiti che Sanzò porta ogni giorno a termine assieme ai suoi colleghi: attività preventive, repressive, di consulenza, divulgazione e cooperazione internazionale. E quale modo migliore per spiegare come riconoscere un’opera se non mostrando fotografie e slide illustrative e chiedendo l’intervento, sempre presente, dei giovani in sala: “Questo è l’esempio di una tela trafugata- spiega il tenente colonnello davanti a una foto illustrativa - da come si capisce? Be', i lati dell’immagine sono tagliati, così come le braccia dei protagonisti”. Un focus particolare è stato poi dedicato alla Costituzione italiana e in particolare all’articolo 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. L’Italia è un museo a cielo aperto, ed è piena di bellezza. Questa, però, è a rischio e abbiamo il compito di tutelarla per sempre”.

Tra risate e video curiosi il tenente è riuscito così a trasmettere a tutti i presenti un messaggio prezioso: tutelare la bellezza che ci circonda perché ognuno di noi è responsabile del patrimonio culturale.